Nuvole sfiorano le case
e le montagne
s’annullano nei cirri,
bianchi come visi in clausura.
Per le strade strati di fanghiglia.
Macerati nell’umido della bruma
finestre e balconi.
Le solide pietre
della torre angioina
affidano la propria tristezza,
alla solitudine e
all’inadeguatezza
dell’acqua piovana
che le blandisce
nel cupo autunno.
E dalle pietre
affiorano storie antiche,
ricordanze che imbrigliano
il cuore e la fantasia.
e le montagne
s’annullano nei cirri,
bianchi come visi in clausura.
Per le strade strati di fanghiglia.
Macerati nell’umido della bruma
finestre e balconi.
Le solide pietre
della torre angioina
affidano la propria tristezza,
alla solitudine e
all’inadeguatezza
dell’acqua piovana
che le blandisce
nel cupo autunno.
E dalle pietre
affiorano storie antiche,
ricordanze che imbrigliano
il cuore e la fantasia.
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