Fontane di ville deserte
ristagnano nel sole
come ricordi di storie infantili.
 
Carezze di cieli futuri
si dissolvono nel silenzio di una chiesa
come brezze imprecise.
 
Grandi miti,
religioni e filosofie
scompaiono nella tenerezza
indifferente dell’autunno
come fiammiferi usati
che ricoprono il pavimento.
 
E come fogli accartocciati
a forma di finta palla
incerte lampade votive
oscillano nello scempio lezioso
di privilegi ignoti.
 
Nell’oscurità del mondo
sento la mia anima vaneggiare
in profondi e discontinui ululati
come sibili d’angoscia nuda.
 
E sull’asperità di giunchi lacustri
compare l’inutile tristezza
di penombre crepuscolari.
 
 
 
 
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Profilo Autore: Vincenzo Melino  

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Commenti  

rosy d'agostino
# rosy d'agostino 07-04-2013 12:53
molto bella

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