Signore perdona i tuoi figli!
Dai tropici ai poli perdona
il male dei nostri peccati,
le ansie diverse del mondo
che corrono in mille preghiere
disperse nei vicoli ciechi
assenti allo sguardo dell’altro,
perdona l’umano sentire
di odi e vendette mature,
perdonaci tutti, in pagode
chiesette, bazar e sinagoghe,
mercati di schiavi, novelli negrieri,
che sia cattedrale ogni cuore di uomo
e dal Paradiso guardateci insieme
perché il Padre Nostro
sia Padre di tutti,
e gli aerei trafiggano nubi
e non più grattacieli ne corpi,
le lacrime asciughino gli occhi
dall’ovest all’est, del nero e del giallo,
del bianco e del rosso,
di bimbi si senta soltanto il sorriso
e non più il suo lamento di morte.
Dai tropici ai poli perdona
il male dei nostri peccati,
le ansie diverse del mondo
che corrono in mille preghiere
disperse nei vicoli ciechi
assenti allo sguardo dell’altro,
perdona l’umano sentire
di odi e vendette mature,
perdonaci tutti, in pagode
chiesette, bazar e sinagoghe,
mercati di schiavi, novelli negrieri,
che sia cattedrale ogni cuore di uomo
e dal Paradiso guardateci insieme
perché il Padre Nostro
sia Padre di tutti,
e gli aerei trafiggano nubi
e non più grattacieli ne corpi,
le lacrime asciughino gli occhi
dall’ovest all’est, del nero e del giallo,
del bianco e del rosso,
di bimbi si senta soltanto il sorriso
e non più il suo lamento di morte.
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