
In quest’estate torrida
che avrebbe dovuto essere
gioiosa e versatile
e invece negativa in tutti i sensi
a deprimere quella gioia e quella serenità
dell’esistenza.
Oggi la vita non è vissuta più
all’insegna dell’umanità
e della fratellanza
se in una notte torrida ed orrenda
senza cielo e né terra
cessa il respiro nel silenzio e nell’indifferenza.
Un essere ignaro ed innocente
consegnato alla mercé di un energumeno
e di due lacchè suoi compari:
gente di vuoto d’anima in questo tempo
che pare senza Dio…
dalla vita, alla paura, al dolore
si passa alla morte
che spegne quell'aura luminosa.
Straniera terra che hai fagocitato
il solco lungo di quel petto
lontano dai propri cari in gelida solitudine
in una notte di bufera e di follia.
Umanità smarrita
che all’ululare dei venti
si guarda da sponde opposte,
non si aggrega e non aiuta
credendo di avere così mani pulite
anche se il rosso sangue
scorre per le vie.
Commenti
Non siamo cambiati dai tempi in cui si assisteva agli spettacoli, in cui belve divoravano cristiani.
Siamo sempre gli stessi: divoratori di morte!
Un saluto da Ibla.
di patemi. Grazie del tuo passaggio Ibla. Buona giornata!
Grazie per la bellezza della poesia ,e il tuo impegno........ .......Un abbraccio...... ..HERA
venendo su una gioventù che ha smarrito i veri valori della vita e vivono dell'indifferen za verso
gli altri, soddisfacendo solo il proprio ego. Costi quel che costi. Un caro saluto Sabyr!
brava Grace.
Un abbraccio
nel mondo. Un abbracci anche a te, ho l'impressione di conoscerti, ciao!