A Betlemme malattie e deformazioni

stavano come cani dormienti innanzi alle porte

per le strade, sotto gli occhi di chiunque.

Erano ovunque… ma, ironia della sorte,

quella notte tutto correva verso una stalla.

Nessuno guardava, nessuno si accorgeva

degli altri; c’era una nascita

da festeggiare: un bambino cieco voleva

con tutto il cuore salutare la creaturina,

e narrano che seguì il suono forte

delle campane delle greggi fin sotto

la cometa… mancavano solo i cigli delle porte.

 

E’ mezzanotte anche stanotte che

è Natale, che farò gli auguri alle stelle

e brinderò con l’ultima sigaretta: hai

messo sul tuo albero, amico, le campanelle?

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Profilo Autore: Mirko D. Mastro  

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