Gli angeli ci invidiano

di non sentirsi chiamare papà e mamma,

mentre vegliano da sopra la capanna.

Sembra pensare Giuseppe dal suo posto

vista ala, come impietrito a caldo nella colla.

Così strascicati coi passi accalcati della folla

i miei pensieri, e nei pochi centimetri per le

gambe e di cielo scoperto una lacrima dal volto

di Maria scivola sulle vesti fin all’asfalto

dove la sofferenza appartiene a degli altri angeli.

La raccoglie per sé un magio nella sua grolla

insieme alle altre, intanto sfumatura tra la folla

un pastorello conta le briciole di indifferenza

-ma oggi che è Natale-  tra quelle di pane…

è una signora perbene pure la carezza della fame.

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Profilo Autore: Mirko D. Mastro  

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Commenti  

Michelina
+1 # Michelina 03-12-2019 10:43
Un Natale triste che sia un augurio per un Natale migliore, un saluto.
Mirko D. Mastro
+1 # Mirko D. Mastro 03-12-2019 17:27
Un saluto a te...

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