Come il canto del rospo, accompagnare la notte,
stonati di onesta tristezza.
Senza motivo, cercare il suo passo nei passi,
il suo essere donna fra i fiori mimosa.
Dieci minuti e poi chiudere gli occhi,
prima che tutto svanisca negli anni,
dieci minuti regalati al ricordo,
un piccolo fiore sul suo davanzale,
dieci minuti che l’uno sull’altro
ricordano quasi l’età di Provenza.
Cavaliere privato di lancia e armatura,
costretto a giocare una guerra d’astuzia.
E poi ancora infinita pazienza,
coltivare la terra con mani da principe
e strappare un roseto al deserto.
Non c’è nulla al di là del destino,
tanto vale svuotare le guance,
liberare il cuscino dal pianto,
e cantar dell’amore confuso col rospo.
È volato il mio bacio, schioccato dal labbro inferiore,
per trovare respiro su un fiocco di neve.
È volato il mio bacio, fuggito da triste prigione,
per trovare sollievo su più comoda bocca.
Commenti
il destino ha sempre un ruolo determinante nella nostra vita, e non sempre vale la pena combatterlo.
ci sono sempre nuove gioie ad attenderci dietro l'angolo.