Sbiavida
giace
al di là
dello schermo:
è sempre lei,
resto fermo,
s'è spenta la brace,
mascherati stiamo
tra vecchie alibi...
Divisi
da quella patina
che offusca la retina,
che trova confuse
le lettere d'amore
in quel cassetto stregato...
Ignobile reato,
il mio essere
aveva rubato,
impunita
mi ha guardato,
violenta
mi ha scartato...
E ora
mi ritrovo qui,
a scrivere di lei,
come se niente fosse,
a rivedere
quelle quattro chiacchiere
con il sorriso
di un tempo,
che non decideva mai
di sciogliersi nell'acido...
E nell'acido svanì
un libro di due anni,
tra le pagine
di un'esistenza
diversa dal normale...
Avvolto
in un telo
di speranza,
ho trovato
un superstite:
è la risata
di due complici...
giace
al di là
dello schermo:
è sempre lei,
resto fermo,
s'è spenta la brace,
mascherati stiamo
tra vecchie alibi...
Divisi
da quella patina
che offusca la retina,
che trova confuse
le lettere d'amore
in quel cassetto stregato...
Ignobile reato,
il mio essere
aveva rubato,
impunita
mi ha guardato,
violenta
mi ha scartato...
E ora
mi ritrovo qui,
a scrivere di lei,
come se niente fosse,
a rivedere
quelle quattro chiacchiere
con il sorriso
di un tempo,
che non decideva mai
di sciogliersi nell'acido...
E nell'acido svanì
un libro di due anni,
tra le pagine
di un'esistenza
diversa dal normale...
Avvolto
in un telo
di speranza,
ho trovato
un superstite:
è la risata
di due complici...
Commenti