Su un a parete dipinta di rosa
o su una spiaggia di cenere e pigne
un dio furioso attraversa i suoi limiti.
Lo si intravede al calare del sole
nascondersi timido dentro un pinolo
oppure appiattito su mura di cinta.
Talvolta il suo pianto non ha la misura
e i suoi occhi proiettili feriscono l’aria,
lo prova il rancore che serbo quest’oggi,
che i sogni stirati, un risveglio han prodotto.
Lo prova il rancore che serbo dal basso
per dei, per pallottole, per pigne e pastelli.
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Profilo Autore: Charlie  

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Commenti  

scoria
+1 # scoria 11-09-2012 13:54
L'arte è anche rabbia e rancore e tu ne sai qulcosa sicuramente! Fantastica poesia dipinta più che scritta. La delicatezza dei pastelli diventa violenza.
ps: l'unica cosa che mi stona un po' è il terzultimo verso: quei sogni stirati non mi convincono così come la virgola e il troncamento del verbo avere che "filastrocheggi a" troppo dove non ci sarebbe bisogno per me.
Nadezhda/Speranza
+1 # Nadezhda/Speranza 11-09-2012 19:49
Stupenda, bravo come sempre :-)
Rita Stanzione*
# Rita Stanzione* 12-09-2012 19:56
originale poesia

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