Soggiocato nel danzare dal tuo languido sapor vile di vittoria,mancando però,fuggiasco primaverile,razionali scenari decadenti,nel nutrirsi appiccicato,come l'ape scoppiata di miele,alla fonte invana di un infedele fiume in secca.
Allora tortuosi verranno,vellutati strascichi avvolgenti,effimere maschere di cera condite con maldigesta attesa.E saranno sciolte all'alba di ritrovati orizzonti filtrando nova luce d'indifesi desideri nascosti.
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