Mi discosto
torno bambina
e raccolgo senso e dolcezza.
I copioni
diventano versi
gli affreschi
costumi colorati e jabot in pizzo macramè
le parole
sillabe tramate da sensazioni sottili.
Volano da bocca in bocca
e improvvisano la vita.
Per qualche malinconico silenzio
ritrovo il passo .
Si spengono le luci
e di quel drappo rosso vellutato
che s'apre
ne ascolto il battito.
Silenzio!
Si va in scena...
Commenti
Sensazionale et vera e sequela...
Lieta giornata, Caterina.
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Molto brava, anche nella scelta dei termini e della regolazione dei versi.
Ciao
Aurelio