Ho ritrovato nella mia vecchia

cartella di cuoio rattoppata

color mandorla e frumento

tutta impolverata

la tua catenina ormai orfana

de I colori dell’argento

per opera del tempo.

Ma custodita con quel momento

in un fazzoletto con ancora le tue

lacrime nascoste per noi aurighi

che optammo per lasciar l’agone.

Dopo anni seduta sui miei righi

vorrei sognare un finale diverso.

Ma io e Luciano, scesi dalla biga,

pensando non fossi solo un ludo

ad opera del vento, in punta di caliga

sospingemmo i nostri cuori orfani

di te alle labbra della notte.

Sorrido ripensando a noi tre insieme

a rimpinzarci di ciclopiche pagnotte...

Serrando la cartella, ora che sta per

morire quell’ostinato vecchio stanco

son consapevole che due palafreni non

possono star legati ad egual battifianco.

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Profilo Autore: Mirko D. Mastro  

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