Alla linea del monte s’infiora memoria
depone rose a specchio il mare sulla spiaggia
lacera riverenze d’orme distratte
e perde il ricordo di corpi nudi e caldi
dall’incedere stanco sul dorso del vento.
Il mozzo solleva un uomo in ginocchio
sua la carcassa d’ignavia ad ala sul fondo.
E piove pianto la furia al dolore
opaco addio amniotico, narcotico amore .
Lesa deriva di grida, la rabbia s’arrende
nella dimenticanza acconsente l’assenza
dell’altro amato oltre l’alare murato.
Vola il pensiero sull’isola in sogno
piovono incanti al colmo incendiati
alianti filari di cielo viola all’appello.
Un grappolo a te che nel cuore apri l’ombrello
un po’ d’infinito a me che vivo e delirio distillo.
depone rose a specchio il mare sulla spiaggia
lacera riverenze d’orme distratte
e perde il ricordo di corpi nudi e caldi
dall’incedere stanco sul dorso del vento.
Il mozzo solleva un uomo in ginocchio
sua la carcassa d’ignavia ad ala sul fondo.
E piove pianto la furia al dolore
opaco addio amniotico, narcotico amore .
Lesa deriva di grida, la rabbia s’arrende
nella dimenticanza acconsente l’assenza
dell’altro amato oltre l’alare murato.
Vola il pensiero sull’isola in sogno
piovono incanti al colmo incendiati
alianti filari di cielo viola all’appello.
Un grappolo a te che nel cuore apri l’ombrello
un po’ d’infinito a me che vivo e delirio distillo.
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LA MIA LODE E LA MIA LIETA SERATA.
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