Simile a mimosa pudica che si sottrae al tatto:
non schiusa come guscio aperto, ma ritratta.
Il vento sinuoso e morbido ti confuse:
ti carezzò e tu fidandoti t'apristi.
Lasciasti che ti carezzasse il volto
e ti scompigliasse i lunghi capelli.
Ascoltavi il mare nelle conchiglie e ti beavi.
Non avevi fretta: verde era la tua età.
Fu il vento che percuotendoti ti strappò
la folta chioma e ti lacerò le vesti.
La sofferenza ti indurì: affilasti le unghie.
Ora sei di spine cosparsa: graffi rilasciando
stille sanguinanti.
Bella, profumata e intoccabile.
Fu il vento che schiaffeggiandoti tinse di rosso
le tue gote e quando ti mostrò pentimento,
tu sbiancasti e divenisti rosa bianca.
Ora non ti lasci toccare: emani odore e rilasci dolore.
Sei rosa profumata: tante spine e niente amore...
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Profilo Autore: Giovanna Balsamo  

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Commenti  

Antilirico
+1 # Antilirico 29-04-2017 20:22
bella...
Rocco Michele LETTINI
+1 # Rocco Michele LETTINI 30-04-2017 17:20
EAUSTIVA
LIETA SERATA DOMENICALE.
*****

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