Tu pallida signora dalle bianche vesti e dai canuti capelli, 
che silente t'accingi ad orlar di bianchi merletti foglie e rami,
in ogni dove t'adagi vai sfoggiando candidi ricami.
Tacciono le voci e divengon ammaliati gli sguardi,
intanto che con penne di cigno a disegnar t'attardi. 
Fiocchi color latte in cielo s'accoppiano rapidamente,
e tu come copiosa bambagia t'adagi al suolo dolcemente.
Affondano i piedi nelle nuvole bianche e noi senz'ali, 
ci par di star fra gli angeli a cantar inni corali. 
Alberi e fiori irrigidiscono lo stelo 
mentre di zucchero vesti l'arancio e il melo.
Eppur sotto il freddo gelo un caldo animo ribolle
e un fuocherello mite s'affretta a spalar zolle. 
Fredda non sei, ma dai gioia e calore,
se con manti bianchi ovunque spandi chiarore.
Tutto ricopri e ci par lieve il dolore,
quando ci abbagli col tuo latteo bagliore. 
Ma brividi nei corpi vanno a ricercar tepore 
e così anche tu ti dissolvi insieme ai tormenti...
come fa la neve al sole...
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Profilo Autore: Giovanna Balsamo  

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