Voglio mostrarti ciò che mi attacca,
mi divora, profana e dissolve.
Ma come mostro
ciò che, un mostro, si cela nei punti
di cui non si ha facoltà?
Lo ascolto e lo sento, che pronuncia
socchiuso e tenace una stella
di abbracci e di canti,
di lune e di urla,
di un soave soffio di suono
spinto.
Non esce dal cesto
portato da un bimbo.
Soffocato dallo spazio troppo vasto
che lo schiaccia pur senza scalfirlo.
Quella stella che soffia
il cui vento interrompe l'ardita via.
Un suo simile arriva,
distorce la via
e ne disperde la scia.
Non posso mostrarti
ciò che hai disperso
con il tuo oro
ed il tuo alloro.
La mia stella di foglie, dispersa.
mi divora, profana e dissolve.
Ma come mostro
ciò che, un mostro, si cela nei punti
di cui non si ha facoltà?
Lo ascolto e lo sento, che pronuncia
socchiuso e tenace una stella
di abbracci e di canti,
di lune e di urla,
di un soave soffio di suono
spinto.
Non esce dal cesto
portato da un bimbo.
Soffocato dallo spazio troppo vasto
che lo schiaccia pur senza scalfirlo.
Quella stella che soffia
il cui vento interrompe l'ardita via.
Un suo simile arriva,
distorce la via
e ne disperde la scia.
Non posso mostrarti
ciò che hai disperso
con il tuo oro
ed il tuo alloro.
La mia stella di foglie, dispersa.
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