Ho una grossa responsabilità
verso miliardi di lattobacilli
e più miliardi di buoni batteri
che fanno sì che il corpo non vacilli
mantenendo in pace anche gli sfinteri.
È per loro ch’io resto ancora qua:
tenterò di far sogni più tranquilli,
d’addolcire quei dannati pensieri
nonostante ci sian troppi imbecilli,
solitudini, incertezze e misteri
a farcire la mia umanità.
21/09/2023
Tutte le bellezze
teneramente custodite
si palesano ai miei occhi.
Voglio intarsiarle
di spighe dorate
e, protendere le mani
per non farle svanire..
Se mai dovessero scemare
vorrei soccorrerle
per farle rigermogliare
nella felice stagione
che s’appresta a tornare.
sempre depone
la sera
a una donna
nel cono d’ombra
sul fondo della stanza
studio
quell’artefatto
d’immagine
attraverso
le onde
nell’eco
d’assenza
e
non so perchè
ascolto
un battito
fosse anche il palpito
o sospiro di te
e se mai riuscissi
ad inventare
con questi occhi
al buio della ragione
una donna vera
allora potrai
capire quanto
t’amo ancora
Ci vuole coraggio ad essere come noi.
Ad avere cassetti e bauli colmi di sogni, e come semi assiduamente annaffiarli per vederne germogli.
Ad indossare abiti neri, senza avere timore,perché la luce è già viva nel nostro cuore.
Sentiamo dentro, vibrare ogni colore,proprio come la musica per il compositore.
Ci vuole coraggio ad essere come noi,a credere di vivere una magia,anche quando tutto intorno a noi è in balia del caos.
Essere strani in un mondo di uguali,essere giusti in un mondo di mali.
Ci vuole coraggio ad essere come noi,per questo siamo qua.
Portatori di vita,amore,verità,ribellione.
La nostra Missione:
Donare bellezza all'umanità,riportando fraternità e ugualianza.
tu donna ci guardi da lassù
A te donna che non hanno più
permesso di sorridere alla vita, di
abbracciare il tuo bimbo,
di accarezzare con amore chi avevi nel
cuore. A te donna che hai lottato con tutte
le forze affinché nessuno
più ti maltrattasse , affinché si
accorgessero di quando tu fossi importante.
In ogni angolo del cielo ora ci guardi
da lassù ma noi non ti dimenticheremo
Lotteremo per non soffrire più
per non permettere più a nessuno
di decidere per te cosa sia giusto
e sbagliato .Un mondo di donne
solo amate, un mondo dove la giustizia
darà tanto coraggio ,un mondo dove un grido
di speranza si innalzerà fin lassù dove
ora tu sei la regina del nostro cuore ❤️
Perché non trovi più
carezze per tuo padre ,
i canti di Natale
e i fuochi sulla neve
per la festa dell’anno
e le viole raccolte con le rose
per tappezzar la strada
verso ilo “bacio dei Cristi” ?
Perché non ricordi
i giochi dei tuoi figli,
le corse sulla spiaggia,
le soste in cima al monte
dove sembrava di toccare Dio
e l’estate sul fiume
e la bara dei nonni
portata sulle spalle
su, fino al cimitero ?
Perché non cerchi più
quei tramonti al mare,
le mimose fiorite,
le caldarroste per scaldar le mani
e le discese sulla via ghiacciata
sopra la cartella della scuola
e un vero amico,
gli occhi di tua madre,
oppure l’estasi di una notte intera
trascorsa ad osservar le stelle ?
Perché uomo tutto questo fai ?
Balugina il sorriso tuo giocondo,
Ebbro ne resto, quasi mi confondo;
Limpido quel tuo sguardo
Lancia nel cuore un dardo
Andato a conficcarsi nel profondo.
20/09/2023
Sei nascosto ai miei occhi, mare,
mentre pietosi soffi di maestrale
filtrano dalle finestre.
Quanto mancano i tuoi sussurri
lievi sul tramonto
e le sferzate violente del libeccio
ora che di solo odore vivo
ed una magica attesa
ti fa desiderare come il ritorno
di un mai sopito amore.
Ma in te sommergerò, tra breve,
le mie più evidenti paure.
E tutto, te lo giuro, tra noi
tornerà come prima.
( scritta il 7.3.2020 )
del firmamento stellato,
le mie iridi colme
di percezione
cinte dal desiderio
di apparire opache
come freddo marmo,
quando turbati,
nel profondo,
fissano disincantati
con occhi lacrimosi
quella sedia a dondolo,
ma vuota e in vista
nel bersò che una volta
allestiva gioie ed emozioni
a colorare giornate intere,
e che in tempi passati
ospitava una presenza,
quella presenza,
cara, molto amata!
Oh, in questa apparente
calma serale,
la mente si smarrisce
tra memorie e piaceri
mesti agli olezzi
d’altri tempi,
scrutando con autentica
malinconica la nostalgia,
nostalgia di quel vuoto
oramai incolmabile,
lasciato dall’assenza
di chi un tempo
camminava sereno
come amorevole padre
al mio orgoglioso fianco!
Questa presenza,
ormai soltanto presente
nei meandri dei miei sogni,
è ciò che desidero
ardentemente
poter abbracciare
ancora una volta,
ancora un’altra volta!
Ancora una volta
poter ascoltare
le onde della sua voce,
inebriarmi
della sua pioggia
di sana allegria,
restare in silenzio
ascoltata dalla sua pazienza.
E si fa strada
l’inevitabile domanda
del perché i più puri
e più buoni,
vanno via prima
che l’estate sfiorisca!
La placida rassegnazione
mi risponderà
che è il destino
di ogni fiore sulla terra,
ma la sua intensa fragranza
aleggia per sempre
nel cuore di chi
l’ha amato
senza dipartire mai
per davvero,
fin quando il suo ricordo
abita nel segreto profondo
dell’anima sensibile,
di chi l’ha amato
per davvero.
Sì viaggiare
nello spazio e nel tempo
e non
solo per gioco.
Quello del io sì che posso
del non me ne frega niente
del tanto lo pagano altri.
Viaggiare è sentirla
la libertà attorno.
Un salto nel vuoto
il dubbio che assale
vorace di sale. È l'invito
rivolto a chiunque
di fare due passi
insieme, al prezzo
di un sorriso semplice.
Il viaggio
è da riempire
con tanta fantasia
per accogliere patemi
farne teoremi
e risolvere
la nostra fame.
di poesia
allora scappo
al fresco di cantina
e di sicuro
verrà la rima
con un fiasco
sopra il tavolo
di carta oleata
sedie di paglia
fila il racconto
che è una meraviglia
poi risuona la mezza dalla torre
in piazza
l'ultimo colpo sulle scale
dopo il battente
al portone
ecco la solitudine
sul corrimano
che m'aspetta
a braccia aperte
così stanco mi tuffo
sotto coperta
mentre rimane sull'orto
sospesa mezza luna
virgola d'amore
accento di passione
o giallo interrogativo
scegli tu amore assassino
Ti affido trepidante
i miei sogni di Icaro stanco,
stupenda viaggiatrice che turbi
galattiche immaginazioni;
va’, tu che puoi e che torni,
cercami Dio nei silenzi cosmici
e, come cometa, narragli di noi
soprannominati uomini,
sempre più ricchi di angoscia
e sempre più soli
ad ogni tuo giro di boa.
Ecco, tu passi
a ricordare
che non dovrà svanire,
come scia impalpabile,
la nostra vita.