Sveglia all’alba.... senza caffè, amo l’ebbrezza della guida veloce, ma non mi viene facile guidare in queste condizioni adesso tutto è cambiato.
Il parcheggio enorme interno, esterno, sotterraneo, di mattina presto quasi vuoto, mi trovo a pensare “dove parcheggio?”pensieri strani per mascherare paura, tensione, nervosismo.
Le enormi porte scorrevoli si spalancano un lungo corridoio pitturato di bianco, porte a destra e a sinistra, poca gente che gira è presto, qualche infermiera che gira con il carrello stracolmo di provette è siringhe, un buon giorno al volo.
Cartelli con indicazioni ambulatori, reparti, ascensore, le gambe si rifiutano di camminare paralizzata osservo tutto, finalmente una ragazza vestita di bianco si avvicina con delicatezza mi chiede "hai bisogno di aiuto?” "se vuoi io posso accompagnarti” non riesco ad aprire bocca, gli porgo la carta che tengo in mano legge....mi guarda....dolcemente mi prende la mano mi sussurra "ti accompagno io.... resterò con te non ti lascerò sola"
Ci dirigiamo in ascensore è strano....non ho mai visto un colore cosi vivo.... rosso fuoco, in questi giorni mi accorgo di prestare attenzione a tante cose che prima neppure ci facevo caso, ci fermiamo al secondo piano dò un’occhiata in giro, un cartello attira la mia attenzione “sala infusione” proprio in quella stanza entriamo, due letti, due poltrone, due aste con agganciate delle bottiglie di flebo, dentro un’altra signora vestita di bianco molto sorridente, parlano fra di loro un attimo, poi la ragazza mi viene vicina e mi dice "siamo arrivate adesso resterò con te fino alla fine" ecco adesso tutto ha inizio.
Il parcheggio enorme interno, esterno, sotterraneo, di mattina presto quasi vuoto, mi trovo a pensare “dove parcheggio?”pensieri strani per mascherare paura, tensione, nervosismo.
Le enormi porte scorrevoli si spalancano un lungo corridoio pitturato di bianco, porte a destra e a sinistra, poca gente che gira è presto, qualche infermiera che gira con il carrello stracolmo di provette è siringhe, un buon giorno al volo.
Cartelli con indicazioni ambulatori, reparti, ascensore, le gambe si rifiutano di camminare paralizzata osservo tutto, finalmente una ragazza vestita di bianco si avvicina con delicatezza mi chiede "hai bisogno di aiuto?” "se vuoi io posso accompagnarti” non riesco ad aprire bocca, gli porgo la carta che tengo in mano legge....mi guarda....dolcemente mi prende la mano mi sussurra "ti accompagno io.... resterò con te non ti lascerò sola"
Ci dirigiamo in ascensore è strano....non ho mai visto un colore cosi vivo.... rosso fuoco, in questi giorni mi accorgo di prestare attenzione a tante cose che prima neppure ci facevo caso, ci fermiamo al secondo piano dò un’occhiata in giro, un cartello attira la mia attenzione “sala infusione” proprio in quella stanza entriamo, due letti, due poltrone, due aste con agganciate delle bottiglie di flebo, dentro un’altra signora vestita di bianco molto sorridente, parlano fra di loro un attimo, poi la ragazza mi viene vicina e mi dice "siamo arrivate adesso resterò con te fino alla fine" ecco adesso tutto ha inizio.
Commenti
Sei grande e coraggiosa
Ti sono vicina con il pensiero.
Una piccola nota positiva la gentilezza dell'infermiera che purtroppo non sempre incontriamo nei nostri "pellegrinaggi" negli ospedali
ciao auguroni