Rivedo i nostri corpi sdraiati al sole
sulla sabbia dorata, ascoltando il rumore
delle onde contro gli scogli,
ci nutrivamo dell'azzurro del cielo
del calore del sole
Ripenso alle nostre notti d'amore
le braccia intrecciate, baci appassionati,
carezze ardenti fino a vivere l'immenso
acme del piacere corpo nel corpo,
anima nell'anima
I ricordi sono luttuosi, un distacco da una vita
ormai passata e che credi non tornerà più,
creano lacrime, ferite che stillano sangue ….
Viviamo il presente giorno per giorno
come se ognuno fosse l'ultimo ….
e il futuro? credi non sia più possibile averlo,
allora costruiamoci un futuro di ricordi
Evochiamo alla mente i momenti passati
belli o tristi ma sempre doni del cielo
come gocce di mercurio che da esso scendono,
pioggia d'estate sui nostri cuori
Concepiamo una situazione di serenità
rivivendo con gioia i momenti che non torneranno,
rivivendoli in modo alternativo
continuando a farli nostri nel presente
per costruire il nostro futuro
Lasciamo il passato chiuso in uno scrigno
da aprire quando questa nostra vita terrena
più non sarà, chi ci ama allora
dei nostri ricordi vivere potrà
così che noi continueremo ad esistere
per sempre !!!!!
5 commenti
Perché mi chiedete di poesie altrui
frutti di grembi sconosciuti
di alberi inpronunciabili
con i piedi su questo manto di terra
visioni maledette giunte dalla storia
porte aperte su spazi interminabili
Ho imparato da giovani vecchi che
la poesia non è nient’altro che se stessa
nascosta dagli uomini sterili e normali
in vetrina per altri
pronti a tutto pur di lasciarla
libera e frizzante
slegata dalla soggettiva razionalità
Non mi chiedete della poesia altrui
so della mia
senza data di nascita e senza vissuto
senza legacci o senza senso
fascinosa o fastidiosa
danzante o di freddo marmo
Non mi chiedete della poesia altrui
lei è
qui, in ogni dove
è mia, nostra, da sempre
si presenta e va via
torna e resta
lei c’è ed unisce le nostre mani
le nostre parole, cresciute versi
Perché mi chiedete di poesie altrui
senza farvi travolgere dalla sola richiesta
non ha senso essere passeggeri
in un viaggio di giorni definiti
senza lasciarsi lievitare ed assalire
dalla magnificenza di quel che sarà
L’unica poesia non ha genitori o risposte
solo 6 sillabe
frutti di grembi sconosciuti
di alberi inpronunciabili
con i piedi su questo manto di terra
visioni maledette giunte dalla storia
porte aperte su spazi interminabili
Ho imparato da giovani vecchi che
la poesia non è nient’altro che se stessa
nascosta dagli uomini sterili e normali
in vetrina per altri
pronti a tutto pur di lasciarla
libera e frizzante
slegata dalla soggettiva razionalità
Non mi chiedete della poesia altrui
so della mia
senza data di nascita e senza vissuto
senza legacci o senza senso
fascinosa o fastidiosa
danzante o di freddo marmo
Non mi chiedete della poesia altrui
lei è
qui, in ogni dove
è mia, nostra, da sempre
si presenta e va via
torna e resta
lei c’è ed unisce le nostre mani
le nostre parole, cresciute versi
Perché mi chiedete di poesie altrui
senza farvi travolgere dalla sola richiesta
non ha senso essere passeggeri
in un viaggio di giorni definiti
senza lasciarsi lievitare ed assalire
dalla magnificenza di quel che sarà
L’unica poesia non ha genitori o risposte
solo 6 sillabe
Ansia che sale come la temperatura dell’acqua sui fornelli,
Herpes che fuoriescono come vulcani in eruzione,
Brufoli che circondano il viso come fossero lentiggini sempre state presenti sul volto!
Si contano le ore,i minuti e si reinventano i secondi
Stress, nervosismo e ormoni che ballano “zumba”
E intanto nudità,giornate soleggiate e deserti estivi…
Tutti ma dico tutti tranne noi trascorrono giornate mondane.
E noi ossia coloro che si impegnano nel proseguire una strada fatta di salite, salite dalle quasi non di definisce bene l’orizzonte;
noi poveri sfigati sociali dominati dalle consuetudini;
noi individui impegnati nella scalata sociale;
NOI facciamo proseguire le giornate svuotandole dei piaceri della vita e degli affetti.
Cosa ci si guadagna???
Nulla!
la nullità di esseri stati esseri che hanno allontanato ciò che veramente concedeva noi la vera soddisfazione, individui circondati da affetti non considerati.
La solitudine e l’insoddisfazione di aver sprecato la nostra vita, questo ci guadagnamo!
Herpes che fuoriescono come vulcani in eruzione,
Brufoli che circondano il viso come fossero lentiggini sempre state presenti sul volto!
Si contano le ore,i minuti e si reinventano i secondi
Stress, nervosismo e ormoni che ballano “zumba”
E intanto nudità,giornate soleggiate e deserti estivi…
Tutti ma dico tutti tranne noi trascorrono giornate mondane.
E noi ossia coloro che si impegnano nel proseguire una strada fatta di salite, salite dalle quasi non di definisce bene l’orizzonte;
noi poveri sfigati sociali dominati dalle consuetudini;
noi individui impegnati nella scalata sociale;
NOI facciamo proseguire le giornate svuotandole dei piaceri della vita e degli affetti.
Cosa ci si guadagna???
Nulla!
la nullità di esseri stati esseri che hanno allontanato ciò che veramente concedeva noi la vera soddisfazione, individui circondati da affetti non considerati.
La solitudine e l’insoddisfazione di aver sprecato la nostra vita, questo ci guadagnamo!
Sfumature di mani immerse nell’arcobaleno
Alberi morti resuscitati da pigmenti
Complicità tra ammiratore e donatore
Creazione di doni decorati da supplementi
Esaltazioni, stati di grazia, schizofrenia
Una virtù quella dell’atto artistico che infonde e intrisa l’universo
Un’ opera d’arte viva che fa rivivere altrui lo hau del maestro
Unione di cuori,condivisioni di stati d’animo
L’arte che fuoriesce dallo scambio mercantile
Non più solo soldi ma applausi e gratitudine
Un tutt’uno di rossore,felicità e alienazione!
Alberi morti resuscitati da pigmenti
Complicità tra ammiratore e donatore
Creazione di doni decorati da supplementi
Esaltazioni, stati di grazia, schizofrenia
Una virtù quella dell’atto artistico che infonde e intrisa l’universo
Un’ opera d’arte viva che fa rivivere altrui lo hau del maestro
Unione di cuori,condivisioni di stati d’animo
L’arte che fuoriesce dallo scambio mercantile
Non più solo soldi ma applausi e gratitudine
Un tutt’uno di rossore,felicità e alienazione!
Alla fine noi folli di quelli che guardano attraverso, di quelli seduti a scrivere pensieri giammai qualcuno li comprendesse, nati e cresciuti ad osservare le cose, più che attenzione su dove si andava ci si fermava e spesso qualcuno nemmeno più ripartiva.
Persi nelle mille sfumature di emozioni e colori magari per poi ritrovarsi
ed avvolgersi alla follia.. noi folli che se dicessimo che è importante ascoltare voci che spesso possono sembrare rumori o per di più silenzi.oh che pazzia! udire codeste parole.
eppure noi folli che abbiamo una mano che se non è carezza diventa poesia
quando a volte con un sorriso, ed altre trattenendo con una mano nel cuore una lacrima.
e ti parlo di stelle di una notte con la sua luna ti parlo di momenti che son veri se non fossero i più desideri.
ti parlo di sensazioni di pace di quiete di semplici gesti ti parlo di occhi negli occhi già che noi folli persi in sguardi fatti di attimi eterni mai abbastanza.
e raccontiamo la vita di mondi nascosti di quanto ancora c'è dentro ognuno di noi.
non arriveremo ad una fine siamo convinti che l'infinito esiste da qualche parte con la cera della candela che si consuma sempre più con per niente la paura del buio perchè folli come siamo ci accenderemo di luce comunque anche sia per un solo istante.
Persi nelle mille sfumature di emozioni e colori magari per poi ritrovarsi
ed avvolgersi alla follia.. noi folli che se dicessimo che è importante ascoltare voci che spesso possono sembrare rumori o per di più silenzi.oh che pazzia! udire codeste parole.
eppure noi folli che abbiamo una mano che se non è carezza diventa poesia
quando a volte con un sorriso, ed altre trattenendo con una mano nel cuore una lacrima.
e ti parlo di stelle di una notte con la sua luna ti parlo di momenti che son veri se non fossero i più desideri.
ti parlo di sensazioni di pace di quiete di semplici gesti ti parlo di occhi negli occhi già che noi folli persi in sguardi fatti di attimi eterni mai abbastanza.
e raccontiamo la vita di mondi nascosti di quanto ancora c'è dentro ognuno di noi.
non arriveremo ad una fine siamo convinti che l'infinito esiste da qualche parte con la cera della candela che si consuma sempre più con per niente la paura del buio perchè folli come siamo ci accenderemo di luce comunque anche sia per un solo istante.
La pacata natura delle menti, di passaggio in questi corpi e in questi luoghi, ha assorbito nei tempi l'allargarsi degli insegnamenti.
Molto amiche della cultura, come spugne, han raccolto ogni sporcizia, ogni avanzo, ogni sentore.
Senza filtri alcuni e senza regole, continuano ad essere libere e procaci.
Continuando poi, nei loro percorsi, nel loro recepire, han sviluppato le arti dell'abbellimento, dell'infiocchettatura.
Del poetar poetando, hanno imparato a giustificare che, fa scudo contro ogni avversità del mondo.
Di chi non le lascia nel loro fare, non se ne devono curare.
E fra queste menti, alcune, fan la differenza fra chi nel poetar poetando si lascia andare, a frasi fatte, tristezze, banalità, stati d'animo, stereotipi
sdolcinature e
colorite ricerche verbali.
La pacata natura delle menti è tutto e niente, come lo sono le differenze nel poetar poetando.
Da un piccolo seme
si apre alla vita un albero immenso
la sequoia gigante, innalza
il suo robusto ed imponente corpo
verso l'azzurro del cielo
Allo sguardo ispira saggezza,
filosofia della natura
che attraverso lei si esprime
Ogni essere umano
è un piccolo seme nel grembo materno,
con la luce della vita
che illumina l'anima dal primo
infinitesimo attimo di vita
può divenire sequoia,
di saggezza fornita la mente
da pensieri puliti, puri
Abbandonando le diversità
di ogni genere, come petali marci
lasciamoli cadere dalle nostre corolle,
ed apriamoci al sole come girasoli dorati
Sentiremo la linfa vitale
salire dalle piante dei nostri piedi
radici poggiate sul morbido terreno,
dalla madre terra
succhieremo la forza che rigenera
corpo e spirito,
avremo saggezza, serenità e forza
da usare con sapienza
in questo percorso lucente che è la vita
E se antri bui di fronte si apriranno
camuffati da oasi di pace
sapremo riconoscerli e fuggire
dal buio che non ama la luce,
perchè la luce viene da Dio
ed Egli è bontà
ci attende con le sue braccia aperte
per amarci come unico vero padre
si apre alla vita un albero immenso
la sequoia gigante, innalza
il suo robusto ed imponente corpo
verso l'azzurro del cielo
Allo sguardo ispira saggezza,
filosofia della natura
che attraverso lei si esprime
Ogni essere umano
è un piccolo seme nel grembo materno,
con la luce della vita
che illumina l'anima dal primo
infinitesimo attimo di vita
può divenire sequoia,
di saggezza fornita la mente
da pensieri puliti, puri
Abbandonando le diversità
di ogni genere, come petali marci
lasciamoli cadere dalle nostre corolle,
ed apriamoci al sole come girasoli dorati
Sentiremo la linfa vitale
salire dalle piante dei nostri piedi
radici poggiate sul morbido terreno,
dalla madre terra
succhieremo la forza che rigenera
corpo e spirito,
avremo saggezza, serenità e forza
da usare con sapienza
in questo percorso lucente che è la vita
E se antri bui di fronte si apriranno
camuffati da oasi di pace
sapremo riconoscerli e fuggire
dal buio che non ama la luce,
perchè la luce viene da Dio
ed Egli è bontà
ci attende con le sue braccia aperte
per amarci come unico vero padre
Nel dormiveglia del mattino
odo un canto,
semplice e sincero.
E' quel di un uccellino.
Ed allor vado a pensare:
quanto fessi siam noi umani,
la vita ci piace complicare.
Inglese, arabo, russo e cinese …
C'è poi il dialetto in ogni Paese.
Lor si che ci san fare:
tutto il mondo posson girare,
il lor pensier viene capito
senza il bisogn di un erudito.
Molto abbiamo da imparare,
senza tanto complicare …
Fermiamoci un momento,
la natura è insegnamento.
Impariam dall'uccellino:
con la sua semplicità
ci fa capir
un po'di verità.