Un tempo del passato ormai sepolto,
i primi anni Novanta,
fine dicembre, quasi capodanno,
rimasi stupefatto in lontananza,
mi avvicinai non proprio disinvolto,
la presi con l’inganno

e da quel dì per sempre feci danno.

Parlai solo con lei in quella serata,
il bianco suo pallore,
mi mise un improvviso buonumore,
divenne in quell’istante la mia amata
e non l’ho più lasciata.
La presentai agli amici miei più cari
narrai di una fanciulla intensamente
e tutte le comari,
gracchiarono in un moto irriverente.

Parlai sempre di lei e ne parlo ancora
e con una matita,
disegno spigoloso il suo bel viso,
poi insieme abbiam deciso
di rinnovar per sempre la partita,

amore, eterno amor tutta la vita.

Ed anche nel futuro ormai vicino
con nuvole d’argento,
il suo sorriso sempre sbarazzino
custodirò nel vento.
Profilo Autore: Aug94  

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