Ecco le anime in pena della notte,

i buoni al sole si son fatti lupi;

i falsi dei comandano le botte:

fumoso sballo, ringhi e balli cupi!




Pare che gli specchi spronino bave,

argentee belve su furbe indifese;

quel rumore è tutt'altro che soave,

una bocca ci caccia come offese.




E pare un sodomita il calvo incitante,

che ora ammaestra i volteggianti etilici,

nel gotto uno zingaro rampante:

-Bevo! Bevo!- Sono in alto i calici.




Rosso gomitolo per la trombetta,

torce, tini di vetro, violenza e urla.

L'informe mulatto vuole vendetta:

minaccia e ride grasso: -E' una burla!-




Il demone Buttadentro ci spinge,

son sfere e lumi di gente perduta;

in terra savana, stanco il cuor piange,

non ha visto i fianchi della sua entrata!




Noi, baldi ingenui alla soglia di un chiasma,

traghettati per poco nell'afasìa!

Chi è ancora cosciente emette un melasma

e nella ruina finisce con l'arpia.




Nasce un vago pensiero in quello sciame;

nell'oasi sbuffano spiriti maligni

che persa ogni lode e persa la fame

non sanno dove siano i miei compagni.




D'improvviso si apre l'Eden Lucchese,

zampilla manna la Cerere vinta;

si alza funesta una torma d'offese:

la mamma dei pisani è sempre incinta.




Ma lì almeno non vi è anima persa,

sorprende gli incavi l'aria piovana;

il nero copre la luna perversa

ed ogni parola tace e poi frana.




Non vedi il tempo ma vedi la sete

e si è rotta la sfera di cristallo,

vecchi eresiarchi alle casse infuocate

vedono per poco donne imbiancate.




A notte fonda ecco i rimpianti:

son veli velati che urlano piano

perché è in cielo la fine degli amanti,

in uno squarcio che allunga una mano.




Per te la sagoma che non è ombra:

l'orrore sale, e lo sguardo è opaco;

ma il vecchio lampione ogni dubbio sgombra:

è il vecchio falsario cinto d'orbaco:

-Qui per punizione mi hanno lasciato,
perché ho soggiogato la vita stessa,

forse il Paradiso non mi è mancato

ché grazie a me quaggiù l'aria è la stessa.


E se ascolti la fame che hai dentro,


sentirai il gorgoglio che fa il demonio;

non abbiamo un nome ma siamo al centro

per far completare il falso binomio!-




Così la luce scopre i volti villani,

è questa la sua amara funzione.

Siam mostri senza aspetti disumani,

viziosi soprattutto di ragione.

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Profilo Autore: Nicola Matteucci  

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Commenti  

Giò
+1 # Giò 09-08-2015 18:39
Accidenti! E' proprio un girone infernale, certamente non è così che ci si diverte.
Purtroppo le stragi del sabato sera succedono per questi motivi.
Ma mi chiedo: è possibile che un giovane provi divertimento in questo modo?... Bah!
Avrò la mia età, ma stì giovani non sanno cos'è il sano divertirsi.
Molto apprezzata questa tua denuncia: perchè questo è , non è vero?
Ciao... :roll:
nabrunindu
+1 # nabrunindu 10-08-2015 18:46
eh si!!!! purtroppo....am ara descrizione di una realtà quotidiana...

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