Siamo esuli e a flotte arriviamo
d’altrove confine, di chissà
qual remota dimensione
omessa alla memoria.
Stanziali di passaggio
racchiusi in adattati scafandri
che all’esodo abbandoneremo,
per emigrar, forse, là
da dove fummo a partire.
Saremo noi stessi all’approdo,
denudati da brillii di estasi
e macchie di fango, rivestiti
di cotanta speme…
d’altrove confine, di chissà
qual remota dimensione
omessa alla memoria.
Stanziali di passaggio
racchiusi in adattati scafandri
che all’esodo abbandoneremo,
per emigrar, forse, là
da dove fummo a partire.
Saremo noi stessi all’approdo,
denudati da brillii di estasi
e macchie di fango, rivestiti
di cotanta speme…
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