Smarrita la memoria
di un incrocio di sguardi.
Occhiate languide,
significative,
dense di allettanti messaggi.
L'occhiata è uno specchio
incrinato.
Riflette un io egocentrico,
avaro eppur spendaccione;
insensato e a tratti saggio.
Un io
che vorrebbe stregarmi
in una magia di colori.
Un io che non c'è.
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Profilo Autore: Fedel Franco Quasimodo  

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Commenti  

poesie profonde
+1 # poesie profonde 15-06-2020 20:54
Un io che vorrebbe conquistare ma che in realtà non c'è, è soltanto, un'illusione. Almeno mi sembra.... Molto piaciuto lo stile. Un caro saluto
Michelina
+1 # Michelina 16-06-2020 17:30
Le illusioni ci fanno sentire vuoti quando si capisce l'inganno, molto bella.

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