Una tiepida e profumata brezza
d’acerba primavera,
col cielo fitto luce mattiniero,
fuori dai bar i tavolini a schiera,
dove un pallido sole poi accarezza
donne col portamento audace, fiero
e sempre veritiero.
Sorseggiano un caffè o un’aranciata,
hanno voci suadenti,
risate bianche verso i pretendenti,
una di loro dice “mi ha baciata”,
notizia inaspettata;
son colte le altre amiche di sorpresa,
brusio, non san tacere
e bruciano impazienti per l’attesa,
dei minimi dettagli da sapere.
Di fronte a loro stan due giovanotti,
paiono sentinelle,
vestiti a festa come damerini,
gli sguardi sbarazzini,
cercan di conquistare le donzelle,
suadenti, conturbanti, astute e snelle.
Uomini e donne in un giocar festoso,
stupenda meraviglia,
come un boccio di rosa appena esploso,
col suo profumo intenso di vaniglia.
d’acerba primavera,
col cielo fitto luce mattiniero,
fuori dai bar i tavolini a schiera,
dove un pallido sole poi accarezza
donne col portamento audace, fiero
e sempre veritiero.
Sorseggiano un caffè o un’aranciata,
hanno voci suadenti,
risate bianche verso i pretendenti,
una di loro dice “mi ha baciata”,
notizia inaspettata;
son colte le altre amiche di sorpresa,
brusio, non san tacere
e bruciano impazienti per l’attesa,
dei minimi dettagli da sapere.
Di fronte a loro stan due giovanotti,
paiono sentinelle,
vestiti a festa come damerini,
gli sguardi sbarazzini,
cercan di conquistare le donzelle,
suadenti, conturbanti, astute e snelle.
Uomini e donne in un giocar festoso,
stupenda meraviglia,
come un boccio di rosa appena esploso,
col suo profumo intenso di vaniglia.