Volge al disio la sera,
vaga la mente rincorrendo il tempo
al palpitar d’amor profondo
sbocciato ancor infante
quel dì di festa.
Giovinezza trascorsa
come fosse ieri
rimembra ancora
nei pensieri miei
la vita andata.
Ora sono
come volo di gabbiano
nel riscoprir nostri nidi d'incontri
ormai distrutti e lacerati
dall’avanzar degli anni.
Ecco dolci sue risate,
e fossette rosa
gemmando profumata
come sposa intonando
argenteo canto.
E il cammino rincorro
vivendo l'incertezza
dell’io nell’esistenza.
Il viso stanco rifletto
nell'inesorabile specchio.
O tempo caro
t'avrei tenuto stretto
come mio compagno di giochi
per tutto il trascorrere
della vita mia.
Commenti
Buona serata Genoveffa
Leopardiana, malinconica e dolcissima.
Un saluto da Ibla.