Di notte s’apre ogni profumo
di te, assidua e labile presenza,
di te che fino al giunger della sera
a nascondino giochi col perdente.
Vorrei vederti attorno a un tavolino,
caffè corretto degli ingenui sbagli,
acqua di mare che la si possa bere,
un muto e sordo e cieco cameriere.
Vorrei parlarti in giro per la via
quando ricerco l’esser mio perfetto
con la fatica - sempre in agguato, lei! -
e il puntual rinvio al giorno dopo.
Vorrei ascoltarti in uno dei concerti
mentre esibisci il tuo migliore slow
per poi passare disinvolta a un rock
e, infin, di sinfonia fare un bel pezzo.
Eh, si! Or mi corteggi, or mi respingi
come mi pare facean certe dee
che menti, sì, plasmavano a piacere
ma i cuori, no, non riuscivano a violare.
Se poi m’accorgo del respir che batte,
di notte annuso il tuo più giusto odore
quando il registro al controllo porto
e allora il saldo negativo pago
oppure il positivo non incasso.
di te, assidua e labile presenza,
di te che fino al giunger della sera
a nascondino giochi col perdente.
Vorrei vederti attorno a un tavolino,
caffè corretto degli ingenui sbagli,
acqua di mare che la si possa bere,
un muto e sordo e cieco cameriere.
Vorrei parlarti in giro per la via
quando ricerco l’esser mio perfetto
con la fatica - sempre in agguato, lei! -
e il puntual rinvio al giorno dopo.
Vorrei ascoltarti in uno dei concerti
mentre esibisci il tuo migliore slow
per poi passare disinvolta a un rock
e, infin, di sinfonia fare un bel pezzo.
Eh, si! Or mi corteggi, or mi respingi
come mi pare facean certe dee
che menti, sì, plasmavano a piacere
ma i cuori, no, non riuscivano a violare.
Se poi m’accorgo del respir che batte,
di notte annuso il tuo più giusto odore
quando il registro al controllo porto
e allora il saldo negativo pago
oppure il positivo non incasso.