Eccola.
Un cigno bianco bianco entra in scena.
Le sue braccia ondeggiano sinuose
e si muove sul palco
a piccoli pas be bourrée.
Il violino risuona con lei:
Insieme, scivolano sognanti
sul lago che risplende al chiaro di luna.
Volteggia leggiadra,
Sembra stia per spiccare il volo…
Però, le ali, delicate, sono sempre più stanche
E le gambe, stremate, tremano
come le corde del pianoforte.
Ma non vuole fermarsi e continua,
Continua a seguire
la melodia che la trasporta lontano.
Ancora il violino risuona con lei:
Ancora insieme scivolano sognanti sul lago, che
Ancora risplende al chiaro di luna.
D’un tratto si ferma:
Elegante, cade a terra
E con dolce nostalgia,
guarda un’ultima volta il suo lago.
Il suono del violino si fa flebile,
Il pianoforte leggerissimo,
Ed infine
Scompare ogni suono.
Commenti
conoscere i propri limiti è indice di saggezza,
oltrepassarli a volte è solo una scelleratezza.
attraverso le parole primeggia il tuo amore per la danza classica e sembra di assistere dal vivo alla danza leggiadra del cigno.
L.