Più non odo la tua voce
raccontare amore,
smarrita nel viaggio d’una nuvola,
né i tuoi occhi
guardare tra i miei giorni.
Ho solo i tuoi ricordi,
rincorrersi nel vento,
divenire tangibili
tra le mura della sera.
Ho perso il suono della tua voce,
sebbene le parole tornano,
come le stagioni,
tale a volo allegro di farfalle,
e prima che esse muoiano
al rumore di un giorno d’estate,
le raccoglierò a ricordo,
in ampolla di cristallo.
Qualora di te il cuore mio avrà arsura
a piccoli sorsi lo disseterò.
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