Gravosi pesi scivolarono
nell'oblio dell'incoscienza
e tu osservasti con occhi lascivi
un frizzante ruscello.
Avevi sete e ti dissetasti
ma non ti bastò,
la brama era intensa,
impressa nel tuo sguardo
l'avidità scalpitava.
Nient'altro emergeva
da quelle piccole fessure.
L' impetuoso ruscello
da tempo l'amore attendeva
per dissetarlo con le sue acque.
Ciò che vide riflesso
le rendeva torbide.
Abituato a cristallini bagliori
con immenso dolore
chiuse gli argini
vietando all'avidità
di bere ancora.