Gravosi pesi scivolarono

nell'oblio dell'incoscienza

e tu osservasti con occhi lascivi

un frizzante ruscello.

Avevi sete e ti dissetasti

ma non ti bastò,

la brama era intensa,

impressa nel tuo sguardo

l'avidità scalpitava.

Nient'altro emergeva

da quelle piccole fessure.

L' impetuoso ruscello

da tempo l'amore attendeva

per dissetarlo con le sue acque.

Ciò che vide riflesso

le rendeva torbide.

Abituato a cristallini bagliori

con immenso dolore

chiuse gli argini

vietando all'avidità

di bere ancora.

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Profilo Autore: genoveffa frau*   Sostenitrice del Club Poetico dal 20-07-2021

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