È forse questa la sofferenza?
Piangere prima di addormentarsi,
odiare il risveglio,
sentirsi circondare da immenso buio,
invidiare i privilegi del prossimo,
sentirsi assassinati nel petto
dal proiettile di incomprensione e incuria.
È forse questa la sofferenza?
Vedere chiunque capace
grazie alle fondamenta d'amore,
che parte da radici forti,
mentre tu sei un albero rinsecchito,
morto,
spoglio,
da abbattere,
che resta fermo
ad aspettare chissà cosa per ore,
senza niente,
pure storto e brutto,
nato per caso,
senza volere,
che si ritrova solo a patire
perché codardo,
debilitato,
debole.
È forse questa la sofferenza?
Aprire gli occhi un giorno
e domandarsi il motivo di questa voragine.
Stai facendo la vittima,
reagisci,
sgobba,
ti fa male?
Non importa.
Rialzati,
riprovaci,
vai oltre,
devi arrivare alla perfezione.
Distaccati.
Non va meglio neanche cosi?
Non sai come trattarti,
ti stai facendo solo quello che hai sempre conosciuto.
È forse questa la sofferenza?
nota autore: ciao amici! Ho scritto questa poesia qualche tempo fa, in un periodo difficile, la pubblico solo ora :) se vi va, ditemi cosa ne pensate. Grazie!
Commenti
Io comprendo perfettamente lo stato d'animo che descrivi nella poesia. A chi mi ha detto o mi dice che "faccio la vittima", rispondo che IO SONO COSI' E BASTA, sono talmente tanti anni che vengo accusata di essere sbagliata...MA IO SONO IO E NE SONO FIERA, se agli altri non piacciono, meglio sola che male accompagnata (mi piacerebbe essere BENE accompagnata, ma mi si deve accettare così come sono!)
Ciao