Io, viandante, ho osservato la tua casa
Quando ancora ospitava vita
Spiavo silente dalle tante finestre
I tuoi giorni in famiglia, le feste, i tuoi figli giocare
E i canti felici attorno al focolare
Io, viandante, bramavo con voglia
Tutto ciò che possedevi: il bell'arredamento,
Il mogano, il camino in cemento,
I dipinti del soggiorno, i cimeli di famiglia
A illuminare gli scaffali, le belle scale a spirale
Le candele mai da accendere
Ma solo per decorare
E ho visto tutto questo decadere e ammuffire
Questa casa vuota e in procinto di crollare
Sembra quasi addormentata
Sotto lo strato di polvere che copre come neve
Come un corpo sotto il sale di Cartagine.
Casa, bella casa, dove sono fuggiti i tuoi padroni?
Quali cose hai visto consumarsi?
Io, viandante, passeggio attorno a vecchi vialetti
E se sono fortunato, alle volte, alle finestre
Veggo fantasmi aggirarsi nella casa
E tristi e lenti si cantano a vicenda
Ninna nanne ascoltate ai tempi della carne
E fanno avanti e indietro, con le loro orbite vuote
A cercarsi senza mai toccare pelle
A provare a scaldarsi come ai tempi davanti al camino
Ma quanto è difficile tornare a essere vivi
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