Ed in quella notte non vi era stella alcuna ,
non vi era un riflesso ,
nemmeno la luna .
Ma il mare era vivo ,
sentivo , almeno credevo.
mi persi nel mondo,
per ritrovare chi ero

Profumo di alghe , di spuma e conchiglie ,
giocavo con essi e vi aprivo maniglie, 
con i freddi coralli che sfregavan piano, 
lì tra le mie dita come anelli di Urano. 

Si aprivano mondi , sensazioni diverse, 
ero ancora in terra o in galassie disperse?
poi la pioggia travolse con raffiche d'aghi
assistevo ad un cielo che rimpiangeva il domani . 

o forse ero io, lacrimando senza sosta,
scie sul mio viso come fosse tempesta,
"vivere o sognare?" ed un fulmine tuono'. 
era l'ora del risveglio, 
ma ero morto gia da un po'...
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Profilo Autore: Fabrizio  

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Commenti  

Francesco
# Francesco 24-11-2023 20:02
Ben scritta questa poesia. Io dopo il punto ? inizio con la lettera maiuscola. Nei profumi del mio mare respiro salsedine. Con stima. Complimenti.
Fabrizio
# Fabrizio 24-11-2023 21:27
Ciao Francesco grazie per il commento. Il rispetto della punteggiatura o delle regole grammaticali credo non siano così importanti nella stesura di un pensiero di questo tipo. Fa parte del proprio stile in fin dei conti. Ma apprezzo il suggerimento :-)

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