Livido di gelo, cavalco il mare duro della sera.
Seguo l'orizzonte e la sua luce dissolversi nel buio,
maree di pianti mi culleranno stanotte.
Il vento nelle ossa, una voragine nella testa.
Youssef mi guarda, perle nere gli occhi suoi. 
Si stringe a me, mandibole dettano i secondi.
Una sorella grida a prua, poi il silenzio.
Le mie mani scudo per le sue orecchie. 
Gli canto una filastrocca.
Stupro ed omicidio si consumano nel buio,
un altro corpo sul fondo degli abissi.
Tutti fermi, impassibili, stremati, vuoti.
La morte fa paura, la vita ora di più.
Occhi bianchi nell'oscuro futuro che ci denigra.
Figli di una terra rubata. Chi siamo?
In balia delle onde, messaggi in bottiglia che nessuno vuol raccogliere.
Intanto accarezzo il capo di Youssef che sogna...
C'è speranza nel suo respiro, 
mentre guardo svanire la mia vita nella scia dello scafo...

- Papà?!-
- Shhh...era solo un brutto sogno...-
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Profilo Autore: Fabrizio  

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Commenti  

Kneynsger
# Kneynsger 27-02-2024 12:25
Bella...
Fabrizio
# Fabrizio 28-02-2024 00:39
Grazie :-)

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