Un uomo corre
Verso una donna
Incuriosito dalle sue labbra
La raggiunge
Decide di parlarle
Con malcelata indifferenza
Compone domande
Mantenendo il temperamento
Di un incredibile maestro
Le risposte arrivano copiose
Ma rigide come frecce
Che lentamente si infilzano
Nel suo cuore dolorante
L'uomo trema
Si consuma
Nel rituale di uno stormo
Perde la cognizione del tempo
Oltraggiando pause
Con sensazioni impetuose
Che si infrangono
Nel silenzio di un tormento
Chi sono io
Chiede a se stesso
Intanto lei risponde
E lo guarda mestamente
La notte avanza
Come vento sulle foglie
Domande
Sempre più domande
Fino a quando
Non ci saranno più risposte
La paura di quell'uomo
È il desiderio di amare
Nel logorio di un pensiero inquieto
La donna ormai ha capito
L'uomo è uno stupido.