All’infinito guardo la notte
che fine non promette
a te mi accosto nella preghiera
mi parli io non sorrido
inutilmente scorre la vana esistenza.
Allaga il volto inonda il pianto
anche il cuore smarrito e sconfitto.
Di tutto padrona è la morte
dolore sparge a dismisura
mentre dialoga in ogni piega dell’anima.
Non consente respiro
polvere di cenere ricopre le sue lunghe vesti
fuori la stagione dei fiori
ammanta di fragranze ciò che trova.
Fuori io non scorro
nemmeno il pianto s’affaccia.
Mai nessuno rubarmi potrà la tua essenza,
amor mio,
mi vivi e rivivi nell’anima.

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Profilo Autore: Maria Rosa Cugudda  

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Commenti  

Rocco Michele LETTINI
+1 # Rocco Michele LETTINI 25-11-2016 09:02
ESPLICITAMENTE ESPRESSIVA...
IL MIO ELOGIO E LA MIA SERENA GIORNATA.
*****
rosannag
+1 # rosannag 25-11-2016 10:55
Versi avvolgenti nella loro malinconia...be lla e toccante!
Grace D
+1 # Grace D 25-11-2016 12:28
Molto bello il contenuto pregno di dolore, d'amore e nostalgia per la persona amata.
Piaciuta. Un saluto, Grace
Giancarlo Gravili*
+1 # Giancarlo Gravili* 25-11-2016 13:10
Versi molto dolci nella loro introspezione triste, eppure nel loro divenire quella presenza assenza diviene forte realtà che non può essere evanescente, pulsa forte nel profondo dello spirito è vive più che mai.

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