Suonano ‘Per Elisa’,/ Ma io desidero lei./ Cosa ha lei, /la mia piccola terra / lontana?”
Ofelia Giudicissi Curci
Un diario in cui mi specchio
il richiamo dei cedri
su questa piazza
imbambolata di essenze non vere,
robusti e impazienti i miei alberi
stanno in attesa, e solo ombre
che l’aria respinge.
Quand’è sera sono una giostra
a luci spente,
se tendo le braccia
un mondo vuoto batte il polso
e io ghiaccio di abbandono
viaggio distante
che fa male allo sguardo,
dilania perfino la pagina.
Porta via montagne sognate
mentre ginestre e occasi
scolorano dentro le nubi
- non c’è misura di tanto sparire
a un passo dal cuore.
Commenti
complimenti Rita per la poesia ricca di metafore
Leggi la mia
..... Sera