All'alba con grande sorpresa la porta d'ingresso non si apre, bloccata da una nevicata straordinaria durante la notte, corro al piano di sopra, mi affaccio dall'oblò rimango stupita dalla quantità eccessiva di neve, la strada è scomparsa, la macchina non si vede più, la disperazione mi assale, morirò qua da sola nessuno si accorgerà che non ci sono più. Il pianto arriva disperato, fiumi di lacrime, io volevo solo un pò di pace, non morire da sola, volevo solo staccare dall'ansia della città, dagli orari, dalla vita frenetica. Rimango accovacciata sotto la finestra rotonda per un tempo indefinito, quando un rumore mi fa alzare la testa, nel silenzio il rombo di un motore, non ci credo...si sono accorti che mancavo...si sono ricordati di me e io che pensavo che a nessuno importasse nulla di me. Dopo un pò di tempo il rombo del motore è sempre più vicino, improvvisamente vedo la neve che si sposta proprio dove prima c'era la strada, piano piano scorgo un mezzo spazzaneve, ecco sono salva.
Commenti
quando la neve caduta in quantità enorme, ha decretato la morte di moltissime persone registrando
una grandissima tragedia. Per fortuna nel tuo racconto le cose sono finite bene malgrado la paura,
la protagonista ha visto giungere i soccorsi in tempo a salvarla da quella situazione incresciosa
che non prevedeva un epilogo positivo. Ho molto apprezzato questa tua opera per il contenuto
e la forma presentata. Davvero scritto bene. Complimenti, un caro saluto Silvana. Grace