Per non allontanarsi da lui avrebbe dato il meglio di sé. Erano fatti l'uno per l'altra, almeno cosi lei pensava quando sentiva il calore e la passione dei suoi baci e abbracci. I timori l'affliggevano se non si faceva sentire ma evaporavano come acqua al sole quando tornava. Tornava sempre, come rondine al nido, a consolare la sua anima eternamente malinconica e poneva fine ai suoi dubbi. Una notte lo vide in attesa nei gradini d'una cattedrale, scrutava l'orizzonte indicandole dove finiva il mare. Doveva partire portandosi via due valigie piene di ricordi. Una barca lo attendeva per condurlo lontano, dove vita e morte si fondevano, i sogni impossibili divenivano realtà, leggende d'amore indossavano abiti leggiadri e tristezza non esisteva. Non esistevano neppure racconti e poesie impossibili da scrivere o da vivere, doveva solo trovare il coraggio di darle l'addio. Lei non poteva seguirlo, non ancora, doveva ancora guadare il fiume dell'esistenza con la consapevolezza che prima o poi si sarebbero ritrovati per non lasciarsi più. La sfiorò con sguardo triste e con un cenno di saluto scomparve nell'oscurità del silenzio. Si destò sola e trafelata, aveva perduto il suo sogno. Forse doveva pregare, ricordarsi che non si è mai del tutto soli se si ha fede. Abbracciò il guanciale e si riaddormentò nella ricerca d'un nuovo sogno. |
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che ad amare la nostra Terra insegna. Buona Domenica Tonino
Buona serata Genè!
Buona serata
Un saluto Genè!