Cari preti,
scrivo da "esterna", in quanto non sono credente (mi considero agnostica). Io non penso che voi siate tutti pedofili, non penso che la chiesa voglia dominare il mondo, come oggi tanti sostengono).
Sono molto scettica sull'esistenza di "dio", ma una domanda vorrei farvi: "come fate a sopportare la folla di gente che si presenta a messa, magari fa pure la comunione (in tanti casi senza prima confessarsi), e poi, una volta uscita dalla chiesa, fa assolutamente QUELLO CHE VUOLE senza mostrare un minimo di coerenza con la propria "fede"?
La gente ascolta la predica, poi se ne va, e fa tutto a modo suo: prende la pillola, divorzia e si mette con qualcun'altro, si diverte con ogni tipo di piacere fisico, per non parlare delle cose davvero cattive (rubare, uccidere, violentare, ingannare...). Ma non voglio parlare delle cose "cattive", non qui e ora, ma della coerenza! La gente accetta i sacramenti finché li trova di suo gradimento. Rispetta le "regole" solo finché fanno loro comodo. Ripeto, io non sono praticante, ma osservo il genere umano. Perché tanta gente convive anziché sposarsi, e poi battezza i figli? Il battesimo piace e il matrimonio no? E come giustificare ciò? Che senso ha? Ho sentito molta gente contraria al divorzio, che poi, al primo serio litigio col coniuge, si è separata (legalmente) o ha tentato l'annullamento del matrimonio (che furbetti), asserendo che la chiesa è bigotta e dovrebbe ammettere i divorzi e successivi matrimoni. Però, finché andava tutto bene, erano contrari al divorzio e giudicavano male chi si separava. E che dire di chi, pur frequentando diligentemente la chiesa, è favorevole all'aborto (non solo "terapeutico", ma anche solo perché non si vuole un figlio), all'eutanasia, al suicidio assistito...

Personalmente non vado in chiesa (ripeto, sono agnostica) e non esporrò qui e ora i miei pensieri su divorzio, aborto e compagnia, ma mi chiedo COME fate, cari preti, a sopportare la falsità delle persone a cui, ad ogni messa, mettete in bocca quel cerchietto bianco che, si dice, contenga il corpo di un tale vissuto duemila anni fa, che proponeva stili di vita che NESSUNO dei frequentatori delle messe, segue: non si perdona, non si ama il prossimo, anzi, non si perde occasione per spettegolare e sputare veleno su tutto e tutti (sui politici, ma anche sui vicini di casa e sui familiari). Gruppi di persone che spettegolano sul sacrato della chiesa, appena usciti dalla "santa messa". Molti vanno a messa (specie nelle occasioni, come a natale) per far vedere il loro vestito nuovo, la nuova acconciatura...
Non so come si comportino i fedeli delle altre religioni, se seguano i dettami della loro fede oppure si comportino come i cristiani. Forse quanto ho detto vale anche per loro, perché l'essere umano fatica molto a rispettare regole, a meno che non sia sotto minaccia e quindi costretto a farlo con la violenza.
Sono dell'idea che, se ci si dichiara credenti di una certa religione, le sue regole vadano prese e rispettate TUTTE, non si può dire "questo mi piace e questo no!", scegliendo di seguire solo ciò che piace e che fa comodo.
La religione fatta "su misura" non è una vera religione. La religione non è un vestito, fatto sulle personali misure di una persona. NON E' LA RELIGIONE CHE SI DEVE ADATTARE ALLE SINGOLE PERSONE, MA LE SINGOLE PERSONE CHE DEVONO ADATTARSI ALLA RELIGIONE, se davvero ci credono!
Per l'ennesima volta, io parlo da NON credente, ma sentivo davvero il bisogno di esternare questi miei pensieri.
Ciao, che il vostro dio vi benedica
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Profilo Autore: poetessalibera  

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