E migreranno battiti
dal lunario dei miei sguardi
e tu, rincasando da un tramonto
come neve d’aprile,
abita pure questo dolce bacio,
le cicatrici dei miei pensieri,
la sintassi dei respiri miei.
Amore,
raccogli apostrofi d’incompiuto,
traccia il confine
del tuo petto coi miei giorni,
sfamami d’abbracci tuoi,
fiorisci nella mia anima
come una domanda senza risposta,
licenzia pure le mie nostalgie
ed io disegnerò per te
tutto il cielo che ancora non c’è.
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L.