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In questo spazio si possono pubblicare post inerenti alla cultura in genere: poeti, scrittori, quadri, film, musica ecc, per confrontarsi, discutere, ragionare e trovare l'emozioni che possono scaturirci.
Per non fare troppa confusione cerchiamo di aprire post settimanali, al massimo due a settimana.

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ARGOMENTO: Come leggiamo?

Come leggiamo? 10 Anni 8 Mesi fa #1

  • Brigida Liparoti
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Buongiorno a tutti!
Mi piacerebbe (da buona salottiera) parlare un pò delle nostre letture, soprattutto le preferite ma ancor prima, del modo in cui si legge!
Mi spiego meglio: a me piace capire ciò che leggo, non basarmi solo su sensazioni ma il leggere tra le righe degli scritti, visto che nello stile di ogni autore (conosciuto e non) c'é una persona con il suo vissuto, il bagaglio culturale, la sensibilità (unica)...
Io leggo, per esempio, molto volentieri a voce alta, mi piace rileggere, dar tono ed inflessione a ciò che leggo, quasi come fosse un dialogo di una persona con me, così come mi piace rileggere ciò che scrivo a voce alta, dando le inflessioni giuste allo scritto. Per me è importantissimo infatti l'uso della punteggiatura, serve a dar tono e soprattutto a capire il tono in cui lo scritto è stato pensato: prima d'esser scritto, lo scritto è pensiero!
Ecco... io ho esposto alcuni spunti partendo dal personale con la speranza di potermi confrontare in questo spazio meraviglioso... ma questo spazio potrà essere dialogo e confronto nel momento in cui senza paure e senza pensare alla forma in cui ci si vuole esprimere, si risponda con i propri pareri. Qui siamo tutti per imparare, per parlare insieme serenamente e scambiarsi opinioni. Tutto è interessante, fino a ché si ha voglia di stare insieme.
Io questa voglia ce l'ho!
Buona giornata ed ancora buona poesia a tutti.
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Come leggiamo? 10 Anni 8 Mesi fa #2

  • Cristina Biga
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Cara Brigida sono daccordo con te sul fatto dell'importanza della lettura, parlo anche in generale, non
solo delle poesie del sito perchè aiuta ad arricchire la capacità di comprendere di come dici tu leggere
tra le righe il pensiero che l'autore vuole trasmettere le sensazioni ecc.
Io adoro leggere ho finito pochi minuti fa un libro bellissimo di Isabelle Allende, ma non amo leggere ad alta voce
mi deconcentra .... anche le poesie spesso le leggo e le rileggo ma in silenzio perchè sento che penetrano meglio in me,
è molto importante comunque come si legge ed anche il saper leggere bene a voce alta soprattutto di fronte ad altri ...
In questo io mi trovo in difficoltà sarà timidezza sarà non lo so nemmeno io, ma mi è difficile davvero,
infatti ho avuto modo durante degli incontri di poesia qui ed anche l'anno scorso a Roma per la presentazione
del libro di dover leggere delle mie poesie ed ho balbettato puntualmente ... :ohmy:
se hai suggerimenti in proposito consigli ecc. li ascolterò con immenso piacere perchè sono davvero una frana ...
buona poesia e buona notte a tutti ....
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Come leggiamo? 10 Anni 8 Mesi fa #3

  • Antonella Vono
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E' importantissimo il modo in cui si legge,e ognuno di noi sicuramente ha metodi differenti, per esempio anch'io come Cristina leggo dentro di me ,e anche se sono sul treno, o in casa mentre ci sono i miei figli riesco ad estraniarmi e crearmi il silenzio in me che occorre nella lettura..questo vale per i libri,per le poesie è diverso..per le poesie mi occorre silenzio assoluto, ho bisogno di entrare nelle parole e di dargli il peso che lo scrittore il poeta ,l'anima che le ha fatte nascere hanno voluto imprimere,capirne il senso è basilare per capirne la profondità,per comprendere a fondo ,altrimenti risulta tutto banale o incomprensibile.E mi occorre più di una lettura per far mio il significato recondito..per entrare nella bellezza delle parole e delle immagini che evocano ..
Per questo spesso non commento ,se non ho davvero tempo di leggere profondamente preferisco non scrivere nulla ,io non guardo le quartine ,le rime o se tecnicamente è perfetta una poesia, ascolto l'anima che l'ha concepita..e quando "esco " da una poesia è ogni volta un viaggio meraviglioso dentro altri mondi simili al mio eppure differenti per colori e stupori..
Ciao a tutti..a presto !

PS: Brigida l'argomento è davvero interessante!!! Complimenti !
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Come leggiamo? 10 Anni 8 Mesi fa #4

  • Brigida Liparoti
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In linea di massima la lettura silenziosa è fondamentale anche per me, ma per quanto mi riguarda anche la musicalità dello scritto mi prende tanto.
Ovviamente io, che sono single, ho tutto il mio tempo e la possibilità di esprimermi come meglio mi sento. Mi piace tantissimo questo interscambio, pareri diversi e soprattutto un modo di conoscersi un pò di più. Ciao carissime...
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Come leggiamo? 10 Anni 8 Mesi fa #5

  • pierrot
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Veramente interessante. Mi ricorda:

- mio fratello, quello che quando non è folle è saggio e viceversa, che continua a dire - perchè leggi se non sai leggere?- Naturalmente mi imbestialisco e in questo caso, mi imbestialisco perchè da qualche parte c'è un campanello di ragione. Altrimenti non riesco a spiegare quel bisogno di rileggere un libro, la sensazione di aver perso qualcosa che sento ogni tanto. L'importanza della parola

- il signore con l'impermeabile nero e l'ombrello ad agosto. E questo purtroppo è un caso che mi ha segnato. Non dimentico. Apparve improvviso e si disse colpito dai miei occhi, quindi ritenne giusto confessare che amava i centrini all'uncinetto della sua mamma e leggere. Lui leggeva in modo diagonale. Cioè: dall'inizio della prima lettera della prima parola della pagina, scendendo in caduta libera diagonalmente fino alla fine dell'ultima parola, considerando solo le iniziali che incontravano gli occhi. Era un metodo per fare prima, deduttivo non so che, si poteva usare anche al contrario. Io iniziai a piangere dentro, lui mi consigliò di portare sempre l'ombrello, meglio se con l'impermeabile nero perchè non si poteva sapere ma correvano brutti tempi, era agosto. Ricordo che trovai conforto in mio fratello...

Ecco ora ho un pò di fretta e non so se ho risposto qualcosa, comunque questo post mi piace e può darsi che torno, si magari torno.
Ultima modifica: 10 Anni 8 Mesi fa da pierrot.
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Come leggiamo? 10 Anni 8 Mesi fa #6

  • Enzo Agostini*
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Salve, sicuramente ci sono vari modi di lettura e scrittura. Nel mio caso, per esempio, se devo leggere un libro preferisco farlo in silenzio, ma se è un libro tecnico lo leggo bisbigliando le parole.
Nello scrivere un testo adatto vari sistemi. La notte, ascoltando musica, mi lascio trasportare dalla penombra e con le note musicali, dipende poi dal volume nelle cuffie, scrivo, leggo, rileggo emozionandomi a volte. Sicuramente prime di pubblicare applico delle correzioni di punteggiatura e virgole, anche se difficilmente le uso, perchè andando a capo è come se lasciassi al lettore decifrare le mie parole dandogli un'emozione propria da condividere.
Il post è interessantissimo e chiedo scuse se ultimamente sono poco presente.

Un abbraccio augurando a tutti buona poesia.
Ultima modifica: 10 Anni 8 Mesi fa da Enzo Agostini*.
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Come leggiamo? 10 Anni 8 Mesi fa #7

  • lella domenico
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io leggo col cervello, assimilo con l'anima e cerco di scrivere con entrambi
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Come leggiamo? 10 Anni 8 Mesi fa #8

  • pierrot
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Leggere sì, ma cosa? Se leggo un romanzo vado dentro la storia leggo di seguito a volte di corsa e devo tornare indietro per capire o rigodere della scena o di un concetto. Ma leggere poesia è un pò diverso, per me. Prima prendo la parte estetica, poi cerco di capire le parole, dopo quello che voleva dire l'autore, poi mi permetto il volo e diventa personale. Non è sempre diretta la poesia, si deve decodificare, non è solo stile e descrizione. Una parte di inconscio si riversa sul foglio. Mi affascina, è un'altra lingua, tutto un mondo aperto da capire che ti fa capire. E anche la più semplice non è facile per niente. Per questo mi hanno aiutato i poeti che ho letto. Il loro modo di scrivere è stato traduzione di contenuti e sentimento...
ciao
Lucia
Ultima modifica: 10 Anni 8 Mesi fa da pierrot.
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Come leggiamo? 10 Anni 8 Mesi fa #9

  • Brigida Liparoti
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Oh, giusta osservazione la tua, Pierrot!
Riguardo ai romanzi, ai saggi ecc, preferisco leggere dentro di me, magari dopo le prime pagine, appena capisco un pò l'atmosfera della storia, scelgo anche un cd di musica adatta all'ambiente in cui m'introduce il libro stesso e metto a volume bassissimo affinché la stessa sia un accompagnamento, un tappeto di scorrimento della storia senza disturbarla.
Per le poesie invece è diverso: prima la leggo dentro più volte; quando poi ne ho acquisito un pò di padronanza, la leggo a voce alta, spesse volte la registro anche per riascoltarla, magari dandole toni diversi, diverse intensità... cerco di lasciarmi andare alla musicalità delle parole ed i concetti spesso assumono come forma di melodia...
La poesia è bellezza, è estetismo interiore. Mi piace da morire fare questi esperimenti, magari perché amo il teatro e la musica...
Una persona ormai a me cara mi ha detto che riuscirei ad interpretare anche la semplice lettura di un menù da ristorante (esagerata!), arma a doppio taglio questa, visto che si potrebbero esaltare testi mediocri... ecco perché leggo e rileggo interiormente le cose e, se non mi convincono, lascio perdere!
Ciao.
Brigida.
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Come leggiamo? 10 Anni 8 Mesi fa #10

Ciao a tutti!
Leggere è un atto di decodifica che implica il rapporto lettore-autore.Questo dialogo vivo è la base portante della lettura che ci immerge in un mondo nuovo rendendoci protagonisti della storia. Leggere in ogni forma ed i vari generi letterari aiuta la costruzione della nostra identità.Tuttavia, come afferma Pennac, non deve essere una costrizione ma un gesto libero che deve nascere dalla motivazione più profonda. Leggo perché ho desiderio di entrare in empatia con l'autore che ha da dirmi qualcosa.Solo così posso elaborare ed interiorizzare.
La lettura non è un solo fatto meccanico, ma capacità d'interpretazione. La lettura drammatizzata è senza dubbio lo strumento più efficace per l'apprendimento e per sollecitare l'interesse di chi ascolta. Sottolineare con il tono di voce le sequennze o le parole più significative, accentuare la mimica e la gestualità per enfatizzare il contenuto sono dinamiche imprescindibili e forti della lettura. In tal caso siamo attori del messaggio globale e sintetico del testo.Questo diventa un qualcosa di vivente e di trasmesso e partecipato in una sinergia fattiva con chi ascolta. Si attiva un circolo interpretativo.
La lettura silenziosa è invece l'entrare in scena nell'agire dei protagonisti, abolire le distanze, essere com-partecipi dell'io narrante.
Scandagliare i personaggi ed il loro modo di pensare mi consente di rielaborare me stesso, il mio vissuto, autoanalizzarmi, comprendermi.
Per me la lettura è essenziale. Lo è stata da quando avevo pochi anni, da sette in poi. Leggevo di tutto. A quindici ho letto la Nausea di Sartre. E' stato un incontro produttivo.
Allora avevamo solo i libri per immaginare. Con le mie amiche c'era sempre uno scambio forte sul libro letto, da Moravia a Buzzati. Non era un compito assegnatomi. Sceglievamo liberamente di leggere.Ricordo che molti libri li leggevamo nella biblioteca del mio paese. Era una scoperta. La polvere sugli scaffali, l'odore della carta ammuffita. Tutto creava l'atmosfera giusta per leggere.Non era noioso, ma esplorazione.Tutto era condiviso, attraverso le pagine del libro.
La lettura nella fase adulta della mia vita ha asssunto una forma diversa. E' diventato uno strumento per insegnare e non solo apprendere.
Per esempio ricordo la lettura drammatizzata di Nietzsche o di Pascal.
Leggere i passi fondamentali aiuta a decodificare il pensiero, a renderlo proprio, attualizzando ciò che può sembrare morto.
L'atto ermeneutico aiuta la costruzione del senso, recupera la memoria collettiva ed individuale, perché il linguaggio è il veicolo fondamentale attraverso il quale possiamo dirci uomini in senso universale.
Leggere la poesia o la filosofia, anche altro, è ciò che dà significato alla nostra esistenza.
Un saluto a tutti.
Loreta
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