Quelli che soffrono
non temono la morte:
hanno solo da guadagnare
trovandola un giorno, per strada,
e col sorriso sulle labbra
le stringerebbero la mano
senza lasciargliela più.
Quelli che soffrono
non amano la vita
perchè da lei hanno avuto
disprezzo e miseria
e come moglie infedele
la caccerebbero di casa.
Quelli che sono felici
amano troppo la vita,
odiano troppo la morte
e non vedranno mai,
tesa,
davanti a loro,
la mano scheletrita
di chi soffre.
Quelli che soffrono
non temono la morte:
hanno solo da guadagnare
trovandola un giorno, per strada,
e col sorriso sulle labbra
le stringerebbero la mano
senza lasciargliela più.
Quelli che soffrono
non amano la vita
perchè da lei hanno avuto
disprezzo e miseria
e come moglie infedele
la caccerebbero di casa.
Quelli che sono felici
amano troppo la vita,
odiano troppo la morte
e non vedranno mai,
tesa,
davanti a loro,
la mano scheletrita
di chi soffre.lento pede la natura ad osservare.
due coppie rapiscono la mia attenzione
son due cani con rispettivo padrone.
Da una parte una signora dal capello tinto,
che porta il maschietto a pisciar dentro il recinto,
dall'altra un bell' uomo sulla cinquantina,
che fa far i bisogni alla sua cagnolina.
I due con guinzaglio in mano,
inizian conversazione pian piano,
guardan i loro animali assai affiatati,
ammirandoli un attimino imbarazzati.
Lui:' lei è una femmina e vuole solo giocare',
pero' lo fa con fare alquanto scaltro,
lei risponde senza un attimo esitare:
' Lui invece vuol far qualcos'altro'.
tesse parole come pregiati fili d’oro, imprimendo il suo ingegno
sulle nivee pagine del tempo,
creando, con rinvigorente acume, trame che sfociano dalla mente, riflettendo l’essenza stessa dell’esistenza, in tutte le sue epoche, vissuta con sapidità di cuore!
Ogni frase è un soffio di vita
che accarezza l’anima,
nel brivido che avvolge e travolge. Ogni metafora è un battito universale del cuore, pregno di raffinata sensibilità, che attraversa
la fantasia nella realtà.
Ogni storia è fragranza d’emozione nei sospiri di lacrime e sorrisi,
nei quadrivi che originano
nuovi intriganti grovigli da districare.
Il suo naturale bernoccolo
è un inestimabile diadema che,
come una gemma rara,
brilla di luce propria!
Ad un autentico letterato,
alcuna importanza pone
sotto ai riflettori del giudizio altrui,
il frutto della sua passione,
spesso ruvidamente offuscato
da ispidi occhi incapaci
di vedere oltre la superficie,
incapaci di tuffarsi nella profondità delle sue percezioni!
Il suo forbito stile
è un universo inesplorato,
un cosmo di significati
che attende solo di essere scoperto!
Valorizzare uno scrittore
significa riconoscere la sacralità
del suo atto creativo e baldanzoso,
in tutte le sue sfumature,
un gesto che approda
nel coraggio che sfida il tempo
e le convenzioni,
portando armoniosamente
alla luce, dolci lodi,
ornate verità fiorite, da celebrare, cogliendo bellezze nascoste
da esaltare e sfoggiare
con blando orgoglio,
quella avvincente miscellanea
da onorare con propensione.
Ognuno di noi ha il suo spettacolo da mettere in scena, si chiama vita.
Per questo
provate
recitate
scrivete il vostro copione
fatelo con i gesti quotidiani
con i sorrisi fatti con gli occhi
e con le parole gentili in risposta alle offese.
E' uno spettacolo in cui ogni giorno è come la "prima"
dove ogni giorno sposti una ciocca di capelli, non per forza la tua
sposti un passo in una nuova direzione, non per forza il tuo
sposti le cascate di ricordi, non per forza i tuoi.
Sbagli una battuta e ti accorgi che era meglio di quella precedente
respiri nuovi sentieri come polvere e profumi dei palchi dei teatri
abbandoni gli scudi perché sei certo che le tue ferite guariranno
medicate dall'universo
e le cicatrici rimaste saranno preziose medaglie
che dimostreranno agli altri il tuo inestimabile valore.
Serviranno anche da monito per i malintenzionati
staranno lì a dire
fai attenzione
ci sono già passato e ne sono uscito vivo
se prosegui è a tuo rischio e pericolo.
Innamoratevi
ma non per tornaconto personale
non per egoismo
innamoratevi di tutto quello che per voi merita di essere amato
non solo delle persone
innamoratevi anche del ramo di un albero
dei fiocchi di neve che vi baciano e subito spariscono senza chiedervi nulla in cambio
innamoratevi del vento che sposta le nuvole nel petto.
Ribellatevi
ma quando lo fate risuonate di leggiadria
non entrate in una stanza scura e tetra lamentandovi di quanto sia buia
sfidatelo -il buio-
portando luce
essendo luce.
Portare buio al buio non aggiunge nulla se non più oscurità
portare luce è come essere acqua inarrestabile che porta la vita
passando sotto ad una porta
scavalcando un muro
dissetando la sete di esistere.
Aspettavo l’estate
forte e violenta,
avara di acque
scroscianti
sotto il vento
che viene dal sud.
Ma è finita
in un raggio di sole,
in un fremito d’ali
lontane,
ora che l’inverno
ha il suo colore
ed il mio cuore
la sua disillusione.
Quando le tue tenui mani
lentamente
asciugheranno le mie lacrime
come un passaggio di piuma
e i tuoi occhi sempreverdi
penetreranno i miei
per immergervi sorrisi;
quando le tue parole
ammutolite
lasceranno spazio alle mie
e le tue braccia aperte
si chiuderanno solo
al mio passaggio;
quando i tuoi pensieri
lasceranno un angolo
per accogliere i miei,
ecco, allora sarà
come se piovesse sulla luna.
a fiorir le pratoline
sull’argine di ferrovia
dove rincorre la farfalla
un vento di vagoni
indietro il vecchio
a potare
sulla vigna color rame
ai nodi curvo d’ulivo
ecco il cielo di marzo
con il volto strano
delle ragazze di campagna
quando civettano nuvole a frotte
sorridendo al primo sole
ma guardano scure
poi alla finestra
d’un temporale
aspetto fila di rondini
a disegnar voli sui tetti
per vestire una camicia a fiori
metterò pure quel sorriso
che cucivi all’asola di stagione
ma non avrò più le tue labbra
a primavera
succede di tutto e questo si sa,
ma quello che han visto i miei occhi,
mi fa grattare la testa ad aver i pidocchi.
Un mio noto conoscente scorgo in stazione,
con una straniera bionda intento in conversazione,
noto una importante differenza di età,
lui potrebbe tranquillamente esser suo papà.
Lì per lì più di tanto caso non ci faccio,
fino a quando tra i due non scatta un abbraccio,
condoglianze non mi sembravan certamente,
le mani di lui si muovevan sapientemente.
Ora il lettore penserà a che ci sarà di male,
e questo interrogativo è alquanto normale,
Se non che lo vedo sovente nel condominial giardino,
spingere con la bruna moglie un pien passeggino!
Livorno, di sera,
quando sul porto
sirene solitarie
trascinano scintillanti
luci sul mare
all’infinito.
Livorno, di sera,
quando d’estate
rivive brulicanti
angoli sconosciuti
nell’antica Venezia
dai ricordi sopiti.
Livorno, di sera,
quando sul lungomare
morbide curve
ostenta
e caldi abbracci
porge ai sognatori.
Livorno, di sera,
quando mi inebrio
di leggero salmastro
e scopro il desiderio
di vivere sempre
fra le sue braccia.