risalta sulla neve che
lenta scende ovattando rumore.
Silenzio che scuote come
frastuono, che esalta le vene,
sotto pini alti e fermi.
E cammino con passo fermo,
dondolando i fianchi,
che esaltano il cammino,
portano sulle spalle un anno in più,
come fardello, ma sorrido,
sotto il cuore ho nascosto
un tesoro che mi dà la forza,
quella, che riesce a elevare
il mio spirito in cammino.
Quella che mi fa amare ancora,
senza perdermi.
E sono apostrofi di cuore
le geografie degli sguardi suoi,
quei capelli disordinati
grigi come cielo d’aprile,
un volo d’altalene ed aquiloni
le sue mani forti e gentili.
Un padre ricama stracci di felicità,
la casa perfetta è nei suoi abbracci,
abbracci che un figlio non dimentica mai
perché un padre ed un figlio
sono autori della stessa dolce storia,
frammento lucente della stessa stella,
stessa impronta sulla sabbia,
amore sconfinato dello stesso amore.
QuasiSonetto (ché le due quartine hanno rime diverse e non dovrebbero, schema non standard ABAB CDCD EFE FEF), endecasillabi a maiore in rime alternate.
Duemilaventicinque: quali sono
quelli fondamentali tra i valori
che portansi quest'anno sopra il trono?
Giustizia, competenza o forse amori?
Umorismo, rispetto o trasparenza?
Entusiasmo, onestà o correttezza?
La famiglia quest'anno va in tendenza
più con ipocrisia o agiatezza?
C'è una scala valori, questo è vero
ma studiando la storia attentamente
la volatilità non è mistero
e a ogni generazione tanta gente
si lamenta con tono troppo altero
che la nuova non ha cura di niente.
28/02/2025
nello scorrer silente della sabbia,
angusta dimensione del suo spazio,
clessidra che in ampolle due l’ingabbia.
Nascosta tra le pieghe del linguaggio,
segreto in reticenza custodito
e simbolo d’un’anima in ostaggio
e ossimoro qual infimo infinito,
clessidra col suo tempo rappresenta
un invito a goder l’avaro istante
che la caducità nostra rammenta:
l’Essere è, il Tempo è lestofante.
M’è difficile vivere il momento
suprema dell’istante apoteosi,
ché l’esser ha nel tempo quel tormento
di poeti e filosofi in simbiosi.
Chimera è trasformare il tempo in sogno
e il dì carpir, toccata e fuga lieve,
o in lirico affrancarmi dal bisogno
di questa dimension che incombe greve.
Recondito mi fingo quel desio,
viver l’Essere in autenticità.
Ma naufraga nel Tempo l’esser mio
e in Esistenza approda a verità. (*)
perchè,cazzarola
i vivi non t'ascoltano
la poesia è una puttana con un occhio solo
un'incudine di pazzia
dove battere con tenacia
la forma rovente della normalità
nel buio
che costringe ad immaginare
spicca la bocca come crepa
in una faccia di cemento
e appare il sorriso soddisfatto
del falsario
tanti,privi di ruolo
annegheranno nel mare
altrui
Gocce di pioggia impronte di nubi,
suole per terra onde nel mare,
raggi di sole abbracciano il cielo,
parole di pace tra orme di guerra
digitali su innocenti polpastrelli,
vocali tra ambulanti menestrelli,
lo stampo di un bacio sul viso,
impronta di un amore improvviso
deboli tracce di inchiostro sbiadito
imprimono luce in un bianco diario,
l’impronta dell’uomo scuote la terra,
il pianeta ridotto a torrida serra.
Il futuro che incombe sulle spalle,
l'unico tempo che sembra perfetto
con profumo di fiori, di calle,
speranze ingannevoli, dolci, ma in realta' amare.
Seconi, minuti e ore, accontentano
per poco la vita, si scrollano di dosso
come polvere nel vento, dal sole arrovita,
e' tutto un attimo, ma che
sotto quest'inganno sembra infinita.
Padre,
i tuoi anni son scrigni di rugiada
ad intessere i boccioli dell’anima
ed il tempo con te
è una valigia di giorni assolati,
il fiato nascosto nel petto
dei miei sogni irrealizzati.
Padre,
siedo nei tuoi occhi sinceri
come fra le ombre senza sagome
e non esiste silenzio
che sia vuoto alfabeto
in questa carezza di vita
che ti poso sul cuore.
Ottonari a rima alternata.
L'esigenza si dissolve
di comunicar nel nulla
che le angosce non risolve
d'una vita troppo bulla,
la parola muta involve;
nella terra troppo brulla
questa penna non assolve
sotto la verde betulla.
Mentre la mattina evolve
alla solita fanciulla
il pensiero mio devolve
ma nei sogni non si culla…
il pensiero si fa polve
e ogni voglia ci si annulla.
26/02/2025
è un' eco profondo nella valle
oltre quell'aria fredda che sfuma in grigio ,
ogni contorno oltre l’orizzonte che rassicura,
c'è la tua mano forte, papà
che mi torna sostegno.
La ricevo come una roccia accoglie il vento e si fortifica
nel tempo
cela la forza alle tempeste
e in un attimo di quiete rinasce e
si lascia amare.
Ed io ho piccole mani aperte
per stringerla ancora.