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In questo spazio si possono pubblicare post inerenti alla cultura in genere: poeti, scrittori, quadri, film, musica ecc, per confrontarsi, discutere, ragionare e trovare l'emozioni che possono scaturirci.
Per non fare troppa confusione cerchiamo di aprire post settimanali, al massimo due a settimana.

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ARGOMENTO: Altruismo o egoismo poetico?

Altruismo o egoismo poetico? 3 Anni 11 Mesi fa #1

  • marco cinque
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Premetto che ho già visto appelli praticamente inascoltati in tal senso, ma essendo nuovo vorrei rilanciare la questione.
In questo spazio letterario ho notato una tendenza marcata a pubblicare testi ma, di converso, poca disponibilità a leggere e soprattutto commentare i testi altrui.
Ora, se vogliamo considerare la poesia come un linguaggio unico e speciale della comunicazione, attraverso cui ci regaliamo così generosamente, sarebbe bello e coerente vedere questa generosità manifestarsi anche nella lettura e nei commenti da dedicare agli scritti altrui, non solo per un banale principio di reciprocità, ma per creare una comunità poetica e anche umana che non si limiti a lasciare un egoistico segno del proprio passaggio.
A mio parere sarebbe necessaria una maggiore interazione, non solo apprezzamenti e complimenti reciproci, che a volte diventano persino imbarazzanti, ma anche e soprattutto una sana critica costruttiva, a patto che autrici e autori abbiano la voglia e l’umiltà di riceverla.
Chiaro che poi ciascuna persona ha i suoi modi e i suoi gusti, quindi la “generosità”, o meglio, diciamo lo spirito di partecipazione, non dev’essere inteso come un obbligo. D’altronde io stesso per trovare testi che incontrassero i miei gusti soggettivi ho dovuto scavare nel tempo, trovando e commentando lavori quasi totalmente ignorati.
Presumendo che in questi travagliati giorni le persone abbiano più tempo a disposizione, sarebbe bello dimostrare una maggiore partecipazione e altruismo reali, anche se ci si sta confrontando in una dimensione virtuale. L’invito quindi è di non ridurre l’attuale #iorestoacasa a un retorico luogo comune, ma di trasformare questa occasione in un luogo fuori dal comune, dove la partecipazione non si limiti ad essere il timbro su un foglio da esibire, ma si apra un po’ più al confronto.
Perdonate la franchezza, questo vuole essere solo un sassolino lanciato nello stagno, nella speranza che stimoli qualcosa, ma soprattutto che non provochi alcun disturbo.
Un saluto e un abbraccio a tutta la comunità poetica.
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Ringraziano per il messaggio: Cristina Biga, sasha

Altruismo o egoismo poetico? 3 Anni 11 Mesi fa #2

Ciao Marco, questo è un vecchio ma sempre attuale problema per quanto
riguarda i commenti, posso dirti che io per quello che posso commento
più che pubblicare, ovviamente credo che come ognuno di noi ci sia
il lavoro prima di tutto, poi quando ho qualche ora sicuramente è per il Club.
La critica io personalmente la accetto a patto che non sia offensiva oppure
da chi si crede di esser DANTE O PASCOLI.
Se devo essere sincera trovo un pochino offensiva la tua affermazione
che hai dovuto (scavare nel tempo per trovare un testo a te consono)
non per me perchè io sono una piccola dilettante,
ma credo che in questo sito vi siano autori e autrici davvero molto bravi,
spero di non offenderti ma questa tua (uscita) sinceramente non la condivido,
ma la accetto è un tuo punto di vista.
A me personalmente non da affatto disturbo il tuo impegno e i tuoi
interventi quindi a presto ciao.
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Ringraziano per il messaggio: Cristina Biga

Altruismo o egoismo poetico? 3 Anni 11 Mesi fa #3

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Cara Silvana, grazie per la tua risposta, che però conferma quelli che sono i miei timori: la semplice affermazione di aver dovuto cercare a ritroso per trovare qualcosa di vicino a quelli che ho definito "soggettivi gusti" ti ha fatto sentire in qualche modo offesa. Come si può pensare di lasciare critiche costruttive, che magari possono aiutare a migliorarci, se queste poi ci mettono di cattivo umore? Se invece di sentirci tutti "poeti" da prendere o lasciare così come siamo, considerassimo questo spazio come un laboratorio dove incontrarsi, arricchirsi e crescere, forse percepiremmo meno quel sentire permaloso che ci tocca un po' tutti, autori e autrici, affermati/e o meno. Mi guardo bene dal palesare giudizi snobisti o piedistallisti in merito alla qualità letteraria di chicchessia, non c'è sinceramente alcuna intenzione di umiliare chi in tal senso ha meno strumenti o un'estrazione culturale più modesta, dato che da oltre un quarto di secolo sono impegnato in laboratori di scrittura coi bambini e persino con detenuti di diverse carceri, molti dei quali sono semi-analfabeti.
Semmai sono più propenso ad avere un approccio critico severo verso chi viene considerato, o peggio, si auto-considera un gradino più in alto, soprattutto quando questo comportamento di presunta superiorità viene ostentato.
Insomma, nelle mie piccole possibilità ci ho provato a proporre un modo diverso di approccio, senza alcuna pretesa, poi andrà come deve andare.
Un saluto e un abbraccio
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Ringraziano per il messaggio: Cristina Biga

Altruismo o egoismo poetico? 3 Anni 11 Mesi fa #4

Caro Marco non cambiamo le carte in tavola, io non ho detto che mi (sento offesa io)
ma che (potrebbe essere per altri autori/autrici)
Credo che una critica costruttiva possa essere definita tale anche senza offendere.
Secondo te io come considero questo spazio? Voglio ricordarti che sono nel Club dal 2013
se non esser permalosi ci si deve restare a guardare quando ti mettono i piedi in testa...
be allora io sono permalosa.
potrebbe anche risultare un pò sopra
le righe la tua affermazione (chi ha meno strumenti o estrazione culturale più modesta)
spiegami cosa vuoi dire, ti assicuro che in questo sito ne sono passati tanti di personaggi
che ostentavano ma ancora ostentano la loro superiorità, ma ti dico che apprezzo
moltissimo questo tuo interessamento, grazie ciao buona serata.
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Altruismo o egoismo poetico? 3 Anni 11 Mesi fa #5

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Cara Silvana, è un'affermazione dettata dalla realtà dei fatti e facilmente riscontrabile in una gran quantità di testi pieni di errori grammaticali, di interpunzione, nonché dall'utilizzo di figure poetiche banali, scontate e stereotipate. Ora, se in una poesia d'amore si scrive dieci volte "amore", "cuore" "anima", eccetera, dal punto di vista letterario è una pessima scelta, la questione è che se ti permetti di farlo notare, spiegandone educatamente i motivi, vieni divorato vivo dagli stessi che nelle loro poesie dicono di amare. Di converso, come ho scritto, il problema si riscontra anche dalla parte opposta, cioè in coloro che avrebbero maggiori strumenti e conoscenze, ma li utilizzano come una forma di esibizionismo autoreferenziale e senza preoccuparsi se chi legge sia in grado di recepire, non dico il significato, ma almeno il senso di ciò che vorrebbero comunicare.
Comunque, all'origine di ogni comunicazione virtuale scritta, temo ci sia la difficoltà di vedere e capire con chi si sta interagendo, perché credo sia sempre meglio capire le intenzioni piuttosto che le parole.
Grazie per la tua pazienza e disponibilità al confronto civile, ciao e buona serata anche a te
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Ringraziano per il messaggio: Simone*, fintipa2

Altruismo o egoismo poetico? 3 Anni 11 Mesi fa #6

Marco se si fa notare con modi e termini corretti nessuno sbrana, almeno non io, grazie a te buona serata ciao.
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Altruismo o egoismo poetico? 3 Anni 11 Mesi fa #7

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Altruismo o egoismo poetico? Trovo che sia una riflessione importante, citerei Giacomo Leopardi in una frase tratta dallo - Zibaldone- e che testualmente riporto:
"L'egoismo è sempre stato la peste della società e quanto è stato maggiore, tanto peggiore è stata la condizione della società."
Credo che la stessa regola valga nell'ambito poetico, ambiente in cui pochissime volte ho colto una generosità e gratuità o altruismo che dir si voglia o chiamiamola anche capacità, di recepire la grandezza di chi abbiamo di fronte. Per grandezza intendo una superiorità di scrittura, che dovrebbe far scaturire in ogni lettore meraviglia e ammirazione, invece spessissimo questa provoca invidia.
Temo che l'altruismo poetico si possa ricercare solo in chi ama davvero la parola, in chi ama la poesia come forma sublime di ricerca di bellezza.

Spero di essere stata chiara nell'esprimere il mio pensiero.

Grazie per questo spunto Marco.
Auguro buona serata a tutti voi
Ultima modifica: 3 Anni 11 Mesi fa da frangel1.
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Altruismo o egoismo poetico? 3 Anni 11 Mesi fa #8

  • frangel1
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Aggiungo soltanto che ovviamente bisognerebbe avere la giusta criticità verso sé stessi nel comprendere i propri limiti e forse qui troviamo la chiave di un ulteriore forma di egoismo, non rispettare per esempio le più semplici regole grammaticali e ortografiche per me rappresenta un grande limite, a volte cancello e riscrivo e cancello nuovamente ciò che scrivo trovandolo banale, un pensierino della sera, come diceva un poeta qualche tempo fa in questo forum.
Credo che la continua ricerca nella lettura poetica consenta anche di capire se ciò che abbiamo scritto possa in qualche modo essere la forma migliore che abbiamo per esprimerci.
Io sono una persona semplice con sentimenti semplici, non ho studi accademici e l'amore per la lettura è solo una passione personale, ma spero di migliorare e accetto critiche, anche se queste fanno male al nostro super ego di poeti clandestini.

Buona serata
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Altruismo o egoismo poetico? 3 Anni 11 Mesi fa #9

  • marco cinque
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Grazie davvero frange, apprezzo molto ciò che hai scritto, anche l'aver ricordato la significativa frase di Leopardi. Credo che il problema dell’ego nel variegato mondo poetico sia l’esatto riflesso di quello che si riscontra nel mondo reale. Purtroppo nessuno ne è immune. Posso dire solo che le esperienze aiutano a comprendere molte cose e sono felice d’aver potuto sperimentare di persona molti insegnamenti preziosi.
Per citare ad esempio un episodio vissuto, durante una delle partecipazioni al festival internazionale di poesia di Genova, dove concludevo la serata col reading “SignorNò” (un concerto poetico contro la guerra), ero preceduto da Adonis, uno dei più importanti poeti contemporanei, che era anche l’ospite d’onore del festival. Bene, gli interventi che hanno aperto la rassegna nella sala del Palazzo Ducale hanno strabordato, gli autori e le autrici (ospiti di diversi paesi, di cui non ricordo nemmeno il nome) hanno raddoppiato il tempo a loro disposizione, senza preoccuparsi né degli altri e né del pubblico che iniziava a stancarsi. Parlando con Adonis, dietro le quinte, gli ho detto che avrei ridotto il mio intervento per permettergli tutte le letture che si era prefissato. Invece, da grande persona qual è, quando è salito sul palco ha detto semplicemente: “quando gli altri si allargano, io mi restringo”, e ha dimezzato il tempo del suo intervento, lasciando quindi più spazio al mio.
Quella è stata una delle occasioni dove ho capito cosa significhi essere davvero “grandi”, al di là della propria notorietà. E ho capito anche che l’egoismo, sia su un palcoscenico reale che su una vetrina virtuale, è una condizione che genera conflitto e toglie occasioni di crescita, tanto nella poesia quanto nella vita.
Grazie ancora frange, per la partecipazione e la disponibilità al dialogo.
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Altruismo o egoismo poetico? 3 Anni 11 Mesi fa #10

Marco il tuo esempio citato mi ha dato la conferma di tutto ciò che pensavo, senza risentimento chiudo qua, buona poesia e buona vita, ciao.
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Ringraziano per il messaggio: Carmine Ianniello
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