Lo so che ho il viso immerso
in un secchio di sangria
Mentre l'assassino è morto
in un vaso di allegria
Con le donne quelle stanze
si riempiono di giardini e rugiada
Sono i misteri delle danze
di noi che non balliamo sulla strada
Ma con questo caldo improvviso
ogni tanto sbuca un fiore
che non basta per un paradiso
Qui si sta sudando da passare un mocio
Poveri cristi senza croce
ma inchiodati a un incrocio
Ma poi ti giri di lato
e vedi i primi giardini di marzo
Bianchi dell'ultima gelata
che il filo d'erba più fragile sembra quarzo
Per un secondo benefici dal semaforo rosso
che fa dimenticare l'inverno
con un tempo impazzito che cade in un fosso
che piange un ghigno stavolta diverso
E quel giardino adesso è disgustato dalle spose
Allergico al sesso
e alle sue stesse mimose
E quel giardino voleva rimanere a maggese
Sta male per sconosciuti che stanno bene
Orpelli e bellezza e quelle superficiali pretese
di chi per vuoto profondo
beve per fame e mangia per sete
in un secchio di sangria
Mentre l'assassino è morto
in un vaso di allegria
Con le donne quelle stanze
si riempiono di giardini e rugiada
Sono i misteri delle danze
di noi che non balliamo sulla strada
Ma con questo caldo improvviso
ogni tanto sbuca un fiore
che non basta per un paradiso
Qui si sta sudando da passare un mocio
Poveri cristi senza croce
ma inchiodati a un incrocio
Ma poi ti giri di lato
e vedi i primi giardini di marzo
Bianchi dell'ultima gelata
che il filo d'erba più fragile sembra quarzo
Per un secondo benefici dal semaforo rosso
che fa dimenticare l'inverno
con un tempo impazzito che cade in un fosso
che piange un ghigno stavolta diverso
E quel giardino adesso è disgustato dalle spose
Allergico al sesso
e alle sue stesse mimose
E quel giardino voleva rimanere a maggese
Sta male per sconosciuti che stanno bene
Orpelli e bellezza e quelle superficiali pretese
di chi per vuoto profondo
beve per fame e mangia per sete