Anche questo testo, come il precedente, pubblicato su quello stesso sito nello stesso periodo, scaturiva dall'amara constatazione di una grande trascuratezza nei riguardi della scrittura da parte della maggioranza degli autori che ruotavano lì intorno: molti lavori, peraltro anche osannati, non erano degni di superare un esame da licenza elementare, per la gravità di strafalcioni che contenevano, sia sintattici, sia lessicali (prescindendo dai contenuti, che in alcuni casi erano anche peggio) e, fatto peggiore, c'era chi era orgogliosissimo di non saper scrivere, riscuotendo peraltro successo di pubblico!
Scritto nella mia misera ignorantitudine, chiedendo scusa sin d'ora se qualche coda di paglia dovesse percepirmi allusivo. Non sono allusivo, sono solo deluso e cerco di essere in linea con la gentilezza e la raffinatezza della specie animale attualmente dominante sul pianeta (tutta nella sua complessa complessività, non con qualche individuo specifico in nome/cognome/pseudonimo), attendendo impazientemente che un nuovo asteroide dopo ormai 66 milioni di anni venga verso di noi a risistemare le cose. Possibilmente in fretta, che non mi resta molto da vivere ma vorrei godermi lo spettacolo.
Perché i bulli non mi proclamin bullo
nell'habitat da bestiacce da stadio
dove un erudito passa per grullo
mentre ogni citrullo sfodera il gladio,
declamo vuote rime per trastullo
e nessun contenuto più ci irradio.
Ne avrei di novità, ma non le dico
mentre amor per la lingua maledico.
Spero che la presente vacuità
riesca a non farmi apparir antipatico
a chi senz'alcun'elasticità
per via di un cor fermamente adiabatico
frustrazioni vorrebbe con viltà
sfogare su chi par troppo grammatico
o da fame di fama troppo avulso
fin a apparir in tal contesto insulso.
Non v'ammorberò sulla mia salute,
anche perché talun festeggerebbe
per le disgrazie da lui non vissute
e a punizion divina attribuirebbe
per le mie correzioni malvolute
e a canzonarmi ancor s'accingerebbe!
Solo una cosa ancora qui vagheggio:
che di cultura non si fia dileggio.¹
¹: mi spiace, ma che la cultura italiana, a cominciare dalle sue basi sintattiche e lessicali, sia sbeffeggiata da persone che hanno frequentato le scuole elementari e medie nel nostro paese, è cosa che mi resta sulla punta dello stomaco, non riesco, non riesco, non riesco. Ma ripeto, non ce l'ho con qualche romanziere o qualche vate specifico, né con un gruppo o sito in particolare; è un degrado che mi circonda ovunque ed il cui disagio aumenta in presenza dei tanti che del non saper parlare/scrivere correttamente menano anche vanto. Ribadisco ancora: non alludo a nessuno specificamente, ma all'andazzo generale. È mia la colpa? Forse sì, ma a prescindere dalle colpe, è una situazione che trovo spiacevole e mi delude l'assenza di desiderio in troppi di migliorarsi.
12/03/2023
Scritto nella mia misera ignorantitudine, chiedendo scusa sin d'ora se qualche coda di paglia dovesse percepirmi allusivo. Non sono allusivo, sono solo deluso e cerco di essere in linea con la gentilezza e la raffinatezza della specie animale attualmente dominante sul pianeta (tutta nella sua complessa complessività, non con qualche individuo specifico in nome/cognome/pseudonimo), attendendo impazientemente che un nuovo asteroide dopo ormai 66 milioni di anni venga verso di noi a risistemare le cose. Possibilmente in fretta, che non mi resta molto da vivere ma vorrei godermi lo spettacolo.
Perché i bulli non mi proclamin bullo
nell'habitat da bestiacce da stadio
dove un erudito passa per grullo
mentre ogni citrullo sfodera il gladio,
declamo vuote rime per trastullo
e nessun contenuto più ci irradio.
Ne avrei di novità, ma non le dico
mentre amor per la lingua maledico.
Spero che la presente vacuità
riesca a non farmi apparir antipatico
a chi senz'alcun'elasticità
per via di un cor fermamente adiabatico
frustrazioni vorrebbe con viltà
sfogare su chi par troppo grammatico
o da fame di fama troppo avulso
fin a apparir in tal contesto insulso.
Non v'ammorberò sulla mia salute,
anche perché talun festeggerebbe
per le disgrazie da lui non vissute
e a punizion divina attribuirebbe
per le mie correzioni malvolute
e a canzonarmi ancor s'accingerebbe!
Solo una cosa ancora qui vagheggio:
che di cultura non si fia dileggio.¹
¹: mi spiace, ma che la cultura italiana, a cominciare dalle sue basi sintattiche e lessicali, sia sbeffeggiata da persone che hanno frequentato le scuole elementari e medie nel nostro paese, è cosa che mi resta sulla punta dello stomaco, non riesco, non riesco, non riesco. Ma ripeto, non ce l'ho con qualche romanziere o qualche vate specifico, né con un gruppo o sito in particolare; è un degrado che mi circonda ovunque ed il cui disagio aumenta in presenza dei tanti che del non saper parlare/scrivere correttamente menano anche vanto. Ribadisco ancora: non alludo a nessuno specificamente, ma all'andazzo generale. È mia la colpa? Forse sì, ma a prescindere dalle colpe, è una situazione che trovo spiacevole e mi delude l'assenza di desiderio in troppi di migliorarsi.
12/03/2023