Gli occhi si incrociano senza parlare,
Le mani iniziano sul corpo a volteggiare,
È una danza di cui non si ha memoria,
Da essa dipende l'avanzar della storia.

Le carezze pian piano si fan piu' piccanti,
Le mani sul corpo altrui sapienti gitanti,
Il controllo ormai si sta perdendo,
Parole sconce per l'aere si van udendo.

Entrano in scena le parti dove non batte il sole,
Serve attenzione per non aumentar la prole,
Di due sagome ora ce n'e' solo una,
Che si muove come su una duna.

I colpi sono secchi e ben centrati,
I gemiti a tratti solo sussurrati,
Arriva poi il momento dell'amplesso,
Finendo questi versi ricominceresti adesso.
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Profilo Autore: Stornello Meneghino  

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