C’erano i ragazzi
che giocavano per le strade
fatte ancora di cemento armato.
Le madri gridavano dalle finestre
ch’era pronto da mangiare.
Alla radio andava una canzone
che addolciva le giornate
a volte rese amare                    
dai pensieri di chi stava lontano.
Lo ricordo benissimo
anche se ero un bambino
il pianto di mia madre
nelle lunghe notti
tutta sola
dentro quel  letto così grande.
Cerano i giorni
in cui l’arcobaleno
era una grande illusione.
Si lo ricordo benissimo
quel pianto così amaro
che lei rendeva dolce
per nasconderlo ai nostri occhi
ancora così innocenti…


 
 
Profilo Autore: RAFFAELLO CONCA  

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Commenti  

Caterina Morabito*
+1 # Caterina Morabito* 17-06-2015 19:45
Sensibile e delicato quando parli di tua mamma, molto bella Raffaello
nabrunindu
+1 # nabrunindu 17-06-2015 22:12
mi aveva particolarmente colpito la tua poesia, perchè vedevo le immagini del mio paese in una assolata serata di agosto, con le madri povere che chiamavano i loro figli per la frugale cena.compliment i! è molto bella!
Rita Stanzione*
+1 # Rita Stanzione* 18-06-2015 14:20
Un ricordo toccante...brav o Raffaello

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