Dalla piccola finestra
si perde il guardo
al ridente prato verde
di quand’era io fanciullo.
Deh, quanto vorrei tornasse
la stessa gioia di me, prima,
ora che il tempo si fa maturo.
Anche la quercia, ridente
a primavera, ora s’attrista
nel prato, ormai spoglia,
ché dell’inverno è il tempo.
E com’essa, anch’io non so,
se di nuova stagione
ancora metterò, nuove fronde.
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Un saluto da Ibla.
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