sono nata in un paese creato a mezzanotte
quando sono quasi morta era appena suonato mezzogiorno
tornavo dalla scuola in autobus quel giorno
il suono infranto dei miei orecchini di vetro
l'uniforme scolastica e i miei lunghi capelli gocciolavano sangue
dall'astuccio di geometria era schizzato lontano il compasso
il cerchio della mia vita spezzato da una pallottola
a Birmingham dalla camera 109
domandavo dove fosse finito il mio viso
cercavo le mie montagne e il fiume
mi chiedevo cosa ne fosse stato del seme di mango
piantato in giardino in occasione del Ramadan
e soprattutto perchè le ragazze non dovessero andare a scuola
la scuola segreta
confidai a mio padre una sera
(l'ospedale era avvolto nella nebbia)
sarà la mia protesta silenziosa
sì Malala
devi farlo
nella tua culla
gettai frutta secca
dolci e monetine
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