cosa sia la quattordicesima mensilità,
e' una pratica in uso in qualche Paese,
dove doppio viene retribuito il mese.
È una sensazione che ben fa stare,
veder la propria paga raddoppiare,
si lavora sempre alla stessa maniera,
e tutto raddoppia senza far preghiera.
Chi ha pensato questa gradita usanza,
meriterebbe una foto nella mia stanza,
a mo' di Santo andrebbe adorato,
proposto al papa per esser santificato.
In vero non so a chi ciò attribuire,
porto a casa senza alcun benedire,
poi guardo in busta le varie trattenute,
e le imprecazioni spontanee son venute.
ACROSTICO DICEMBRE
Dove abita l’inverno
Incede furtivo un raggio di luce,
Concede silenzi di neve
E graffi d’agrifoglio arrossito
Mentre una razzia di stelle
Bacia il fumo dei comignoli,
Riaccende di nostalgia i cuori
Ed io sono un bozzolo di ricordi.
acrostico doppio rimato
*
P-erché me chiedo, piove e piove ancora
I-ntanto ormai ce semo abbituvati
O-rtre che l'ossa cià pure fregati
V- erso er midollo. -Acqua de la malora-
E- a noi ce toccherà mori' affogati?
S-arà ch’è er tempo suo, staremo a vede’
U-rtimamente nun ha smesso mai
L-’ha mannata che nun ce se po’ crede’.
B-isognerebbe costruisse ‘n arca
A-rmeno sopra a quella se galleggia
G-iusto er tempo fin’a che ‘n se sbarca.
N-aturarmente, sempre se soleggia
A-spettanno ‘n ber sole de gran marca.
T-anto de asciutto semo in astinenza
O-rmai aspettamo che ce vo' pazienza.
PIOVE SUR BAGNATO (2)
*
P-orca la vacca quanta n' è cascata
I-nzuppati se semo fin'a l'osso.
O-ggi n'ha fatta da riempinne er fosso.
V-iene ancora giù, che sia dannata
E-io so' zuppo e so' parecchio scosso.
*
S-emo a a gennaio piove e nun la smette
U-rtimamente nun s'è mai fermata
R-obba da matti, ormai semo a le strette.
*
B-ella l'estate e chi se l'è insognata?
A-ncora je da giù ch'è 'na bellezza
G-ià, passeremo a mollo 'sta nottata.
N-un ce posso penza' ma che schifezza...
A-vemo avuto anni assai mijiori
T-anto ch'è bravo chi se l'aricorda
O-rmai se semo perzi li valori...
Barlume d’intenti
Accorciano i giorni
Calmi e impazienti
Impazzir nell’attesa
Afferri la passione con
Magistral arresa e
Irriverente domandi
Amor ignudo al
Nuovo affacciarsi
Come se fosse
Ospite e turista così
Raro e prezioso e ti
Arrendi all’attesa.
acrostico multiplo in rima
*
N-atura amica, amata e vilipesa
A-bbiamo reso il mondo un cimitero
T-utto stravolto, ormai ridotto a zero
U-ltimo stadio? No, non ti sei arresa
R-esti ancora a combattere ed è vero
A-ncora lotti pronta alla difesa
*
R-ibelle contro ciò che l’uomo ha fatto
I-nsozzandoti come una latrina.
B-eatamente ancora tutto inquina
E-pagherà sicuro ogni misfatto
L-urido dal cervello di gallina.
L-otti per una sorta di riscatto
E-sortandolo ad evitar la china.
È la vinta cultura
Come la neve che
Orna e fregia la siepe
Madida di luna che
Esalta ed esala l’ultimo
Respiro di un’anima
Incurante del dolore
Pel mondo che lo
Rende partecipe in un
Estenuante richiamo
Nessun urlo ode
Dorme e poltrisce
E non s’accorge del
Rumore assordante che
Effonde e reclama.
Acrostico multiplo rimato endecasillabe
*
N on è mai troppo tardi per amare
O vvero, anche l’età non è importante
N ell’amore c’è sempre da imparare
*
E’ questione che sia sempre intrigante.
*
L’ amore è necessario, come il pane
A nche se a volte non è mai costante
M a farlo in due può essere eccitante
O ltre ogni dire. E sempre ne rimane
R umore, un suono sempre elettrizante
E fa sentir rintocchi di campane
*
C hi ha fatto spesso simile esperienza
H a un cuore che non perde allenamento
E non potrà mai più fare astinenza.
*
A more non sei tu che affanni il cuore
F ai fare una ginnastica agli amanti
F ai fibrillare in spasimi d’amore
A nche se dopo si rimane ansanti
T u magico Cupido scocchi il dardo
I nchiodi le tue vittime nel letto
C aparbiamente, non sei mai in ritardo.
A tleti in due sotto lo stesso tetto
*
I nnamorati dell’amore stesso
L anguidamente avvinti nell’amplesso.
*
C upido, dagli amanti benedetto
U omini e donne atletici del sesso
O rmai per ambedue è giocoforza
R ipetere l’amplesso che rafforza
E per Cupido è sempre un gran successo.
acrostico multiplo
endecasillabe in rima.
*
A-ntica quercia, maestosa pianta
N-ell’ombra tua lo spirito riposa.
T-etto tu sei con la tua chioma ombrosa
I-ntorno all’ombra tua che tutto ammanta
C-elando al fresco l’aria troppo afosa.
A-mica quercia, visione che incanta.
*
Q-uando il viandante stanco si riposa
U-bertosa tu amica lo proteggi
E-maestosa su di lui troneggi
R-icca di fronde, amabile e briosa
C-reando tra le foglie nuovi arpeggi
I-ntonati alla chioma tua festosa
A-lla natura generosa inneggi.
*
O-rgoglio sei tra gli alberi maestosi
M-irabile regina dei colossi
B-onariamente la tua chioma indossi
R-egalando i tuoi abbracci dignitosi.
O-nore sei tra gli alberi più grossi
S-ei unica coi rami tuoi sfarzosi
A-mica, sei un molosso tra i molossi.
Arruffati capelli
Morbidi come la seta
Amoreggiano con il cuore
Rapito e debole quando
T'appoggi al petto
Incurante del piacere
Non fiati ora
Or ora che è l'ora
Nostra di pace
Barlume di fuochi
Arrendevoli nei gesti
Silenziosi fremono in
Taciti richieste
Amoreggiano
Melanconici ricadono
All’ora sancita, ancora
Imbevuta di gocciole.